Sei nomination all'Oscar, una statuetta, 35 anni. Un record. Che Kate Winslet ha di volta in volta migliorato perché ha saputo lasciarsi alle spalle il glorioso naufragio del Titanic (che ad aprile tornerà in 3D) e rinascere, all'epoca 22enne con due candidature dell'Academy, costruendo stagione dopo stagione una carriera invidiabile.
Creatura del cielo jacksoniana a 19 anni, l'attrice si è fatta le ossa infilando prima del ruolo che la rese celebre un notevole tris “letterario”: Jane Austen (Ragione e sentimento di Ang Lee, prima nomination all'Oscar), Thomas Hardy (Jude di Winterbottom) e William Shakespeare (Hamlet di Branagh).
L'iceberg che di lì a poco fece schiantare il Titanic avrebbe potuto inghiottire anche lei, annegandola in un ruolo che poteva imprigionarla per sempre. Non è stato così: dapprima il rifiuto per Shakespeare in Love e per altre grandi produzioni, poi la scelta per il coraggioso Ideus Kinky e lo “strappo” di Holy Smoke, diretta da Jane Campion. È con l'avvento del nuovo millennio, però, che il suo percorso prende un'altra direzione: dalla relazione con il regista Sam Mendes (dopo il divorzio da Jim Threapleton), sposato nel 2003 e dal quale si è recentemente separata, alle ulteriori candidature agli Oscar: dopo quella del 2002 per Iris, Kate Winslet sfiora la vittoria nel 2005 grazie a Se mi lasci ti cancello di Michel Gondry, battuta dalla Swank di Million Dollar Baby. La soddisfazione fu quella di aver migliorato il primato di Marlon Brando, diventando la più giovane attrice di sempre ad aver ottenuto 4 nomination. Record, come detto, che Kate Winslet ha continuato a battere fino al 2009: prima con la candidatura per Little Children (2007, inedito da noi), poi con l'attesa, prima vittoria per The Reader. In mezzo ci fu il doloroso Revolutionary Road, dove ritrovò Di Caprio e dove venne diretta, per la prima e unica volta, da Mendes. Poi il silenzio.
Rotto qualche mese fa con la miniserie HBO realizzata da Todd Haynes, Mildred Pierce, con l'attrice nel ruolo che nel '45 valse l'Oscar a Joan Crawford e con i riflettori che torneranno ad illuminarla al Lido, dove sbarcherà proprio con la serie di Haynes e con due film: Contagion di Soderbergh e Carnage di Polanski. Dottoressa disposta a rischiare la vita per salvare il mondo, da una parte, moglie e madre di famiglia nel “confronto” tratto dalla pièce di Yasmina Reza, dall'altra. Per tentare di risolvere, “da adulti”, un litigio tra ragazzi. Con la classe che, da sempre, la contraddistingue.