Un inno alla vita e alla capacità di inseguire i propri sogni. Questo il messaggio di speranza di Un po' per caso un po' per desiderio, la divertente commedia francese in uscita il prossimo 16 giugno, con cui Cécile De France si candida a nuova Amélie Poulain. E' intorno alla giovane attrice, quest'anno rivelazione a Cannes accanto a Depardieu in Quand j'etais chanteur, che la sceneggiatrice del Tempo delle mele Daniéle Thompson ha costruito l'intera vicenda. A impreziosire il film, una storia corale interpretata fra gli altri da Laura Morante e musicata da Nicola Piovani, la partecipazione di Sydney Pollack nel ruolo di un importante regista americano. Tutto ruota intorno al Bar des Theatres, piccola brasserie parigina dove trova lavoro la solare Jessica a cui presta il volto Cécile De France. E' qui che tra un caffè e una tartare si intrecciano i destini di artisti, attori e musicisti che lavorano nel quartiere.
La Morante, da tempo alla ricerca di un ruolo leggero, scherza così su quello che le ha riservato la sceneggiatura scritta dalla Thompson col figlio Christopher: "Sono stata molto felice di lavorare con Daniéle. Peccato però che mi abbia riservato l'unica parte drammatica dell'intera storia". Tra serio e faceto, l'attrice italiana esprime però un vero disagio: "Mentre in Italia sono riuscita a ritagliarmi delle parentesi comiche - racconta - in Francia pare si pensi a me soltanto per interpretazioni drammatiche". Questa volta è Valentine, moglie di un celebre pianista a cui si dedica anima e corpo, pianificandone ossessivamente tournée e impegni professionali: "Se fossi il suo uomo la strangolerei - dice la Morante -. Donne che rinunciano così alla propria vita, riversando tutto sulla carriera del partner mi mettono molta paura. Il risultato è un ricatto vivente. Per superare l'antipatia nei confronti del personaggio, mi ci è voluta tutta la stima che provo per la regista".
Alle vicende di Valentine e Jessica si intrecciano poi i destini di Jacques e Frederic Grumberg. Il primo, interpretato da Claude Brasseur, è un anziano gallerista, deciso a liberarsi della sua collezione, per dedicare gli ultimi anni di vita alla giovane amante. Il secondo, a cui presta il volto Christopher Thompson, è invece il figlio frustrato che finisce per innamorarsi del personaggio di Cécile De France. Tra le altre, spicca infine la convincente interpretazione di Valérie Lemercier nel ruolo di Catherine. Attrice di soap depressa e frustrata, è lei nella storia a offrire il destro per la partecipazione al film di Sydney Pollack. Molto più di un cameo, il regista di Tootsie e La mia Africa, compare nel ruolo di un mostro sacro del cinema, a cui Valérie sogna di proporsi. "Siamo amici da quando eravamo entrambi giurati a Cannes - racconta la Thompson -. Da allora siamo rimasti in contatto, ma quando gli ho mandato la sceneggiatura non pensavo che avrebbe davvero accettato".
Altro contributo italiano al film, a parte quello di Laura Morante, sono le musiche di Nicola Piovani: "Sono infinitamente grato a Monicelli per avermi sdoganato e introdotto anche alle commedie - racconta -. Fino ad allora mi dedicavo principalmente alle cosiddette 'musiche impegnate'. Poi, quando mi ha chiamato per propormi le partiture del Marchese del grillo, mi ha detto: 'Dai, che così ti levi di dosso quest'etichetta 'mortaccina' che ti porti addosso". Premio Oscar nel '99 per La vita è bella, Piovani prende poi spunto dal personaggio del pianista, per riflettere sugli effetti del successo: "Bisogna innanzitutto non farsi cogliere impreparati e sapere che cosa si vuole raggiungere. La celebrità è un'arma a doppio taglio e l'importante è decidere cosa farne. Si può scegliere di utilizzarla per trascorrere la vita negli aeroporti, o per alimentare altro successo. Io ho deciso di metterla a frutto, per concedermi il lusso della libertà".