"Padre Matteo Ricci è un gigante della cultura e della fede. Dotato di straordinarie doti intellettuali si è dimostrato un vero genio dell'inculturazione attraverso cui ha saputo aprire la strada al dialogo tra Occidente e Oriente e all'evangelizzazione della Cina". Così mons. Claudio Giuliodori, Vescovo di Macerata, su una delle figure più rappresentative della città marchigiana, il gesuita Matteo Ricci (1552-1610), missionario in Cina dal 1582 fino al giorno della sua morte, ora raccontato nel docufilm Matteo Ricci, un gesuita nel regno del drago di Gjon Kolndrekaj, regista italiano di origine kosovara, formatosi presso il Centro sperimentale di Roma, poi allievo di Joris Ivens e collaboratore di Valerio Zurlini, Francesco Rosi, Miklos Jancso e Frank Capra.
"Con quest'opera multimediale - spiega l'autore - ho cercato di esplorare l'umanità di Ricci, un gesuita che già 400 anni fa pensava come in un mondo globalizzato da molte espressioni culturali e non frammentato come oggi in cui comunicare è diventato difficile". Presentato ieri in anteprima mondiale nella sala conferenze della Pontificia Commissione delle Comunicazioni Sociali, alla presenza dell'ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia Sun Yuxi, il docufilm contiene immagini inedite girate in Cina e uscirà a febbraio 2010 in dvd + libro allegato edito da Rai Eri e CDA servizi editoriali.