(Cinematografo.it/Adnkronos) - Appello in lacrime del regista russo Victor Kossakovsky, dal Lido di Venezia, per il collega ucraino Oleg Sentsov che "è in sciopero della fame da 111 giorni".

Sentsov si trova nell'infermeria del carcere di Labytnangi, nell'estremo nord della Russia, per problemi cardiaci e renali, dopo essere stato condannato a 20 anni di reclusione in Russia con l'accusa di aver tentato di "organizzare atti terroristici" in Crimea, la penisola in cui è nato e di cui non accetta l'annessione da parte della Russia. Il regista si è sempre detto innocente e diversi osservatori ritengono che dietro la condanna vi siano motivi politici.

"Lo so che questo è un luogo dove si parla di film e non si è bello utilizzare questo spazio per altro", ha detto il regista alla fine della conferenza stampa di presentazione del suo Aquarela, il documentario sull'acqua che viene presentato oggi Fuori Concorso alla Mostra di Venezia. "Ma noi non possiamo dimenticarci di Sentov - ha aggiunto con la voce rotta dal pianto - dobbiamo di dirgli che ci ricordiamo di lui".