(Cinematografo.it/Adnkronos) - "Il più delle volte nessuno sa dire cosa sia vero e cosa no. Io stesso non sapevo cosa fosse realtà e cosa no, allora bastava andare con Andy e Tony e, a seconda di come gli girava, le emozioni erano quasi sempre molto reali", dice Jim Carrey. Che accompagna a Venezia (Fuori Concorso) Jim & Andy: The Great Beyond - The story of Jim Carrey and Andy Kaufman with a very special, contractually obligated mention of Tony Clifton, documentario diretto da Chris Smith che ripercorre quello che lo stesso attore definisce il suo "viaggio psicotico" all'interno della personalità di Andy Kaufman per interpretare Man on the Moon di Milos Forman.

"Alla fine di quel film, dato che ho abitato in Andy durante tutte le riprese, in molti erano convinti che la parte migliore fosse il backstage, che avevamo filmato e io avevo conservato ed Universal mi ha dato poi il permesso di utilizzare", dice l'attore.

La storia che il documentario racconta è quello che accade nel 1999, quando Milos Forman accettò di far interpretare a Jim Carrey la parte di Andy Kaufman nel film biografico Man on the Moon. Ne risultò una produzione estremamente insolita ed emozionante. Circondato sul set dagli amici e dai familiari di Kaufman, Carrey 'divenne' pienamente Andy e, alternativamente, Tony Clifton, lo sgradevole cantante di piano bar, alter ego di Kaufman. Come il cabaret di Kaufman, l’interpretazione di Carrey assunse una qualità artistica nel corso del film.

Jim Carrey e Chris Smith - Foto Karen Di Paola

Non uscì mai dal personaggio tanto che sul set gli altri attori e la troupe lo chiamavano 'Andy' o 'Tony' a seconda di chi impersonava (aveva creato due identità completamente separate). L’interpretazione di Jim Carrey fu acclamata dai critici e gli fece vincere un Golden Globe, ma i momenti maggiormente 'kaufmaneschi' dietro le quinte sono stati per fortuna catturati su video dalla ex ragazza di Andy, Lynne Margulies, e da Bob Zmuda, con cui scriveva i testi.

In Jim & Andy: the Great Beyond, Carrey guarda quei momenti diciotto anni dopo e riflette su come lui e Andy siano venuti fuori da universi curiosamente paralleli, dato che la sua esperienza ha messo insieme Andy e Tony e, più in generale, il viaggio spirituale della sua carriera. "Dopotutto non esistiamo nè io nè Andy", conclude Carrey. Che a Venezia non dimentica di ricordare un altro grande attore, scomparso recentemente, Jerry Lewis: "Un genio che ha avuto una grande influenza su di me. Avevamo una sorta di collegamento telepatico: ad un certo punto dicevo 'stanno trasmettendo Jerry in tv', accendevo il televisore e lui era lì, incredibile!".