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"Ho voluto raccontare una storia americana, in cui realtà e immaginazione si fondono a tal punto da rendere indistinguibile il confine". Così Michael Beltrami, regista di Promised Land, presentato in concorso al festival di Locarno 2004 e finalmente in uscita in Italia il 5 maggio a Torino e Cesena  (poi dal 12 maggio a Milano, Udine, Perugia e altri capoluoghi) distribuito da Orione Cinematografica. "Il film - dice Beltrami, documentarista che lavora principlamente in Svizzera - ha avuto una gestazione molto lunga: ho voluto registare e rielaborare le esperienze che ho fatto durante il mio lungo soggiorno a Los Angeles". Proprio nella città degli angeli si apre e si conclude Promised Land, un road-movie innescato da EthanWildwood (Chad Smith), prima enfant prodige candidato all'Oscar e poi icona del fallimento attoriale, che fugge da Hollywood accettando l'invito dell'amico produttore (Giuseppe Cederna) a realizzare brevi documentari sull'America profonda. Qui incontrerà la folk-singer girovaga Vick (Ruth Gerson, interprete della canzone che dà il titolo al film), in cerca della figlia scomparsa dieci anni prima. "Il personaggio di Ethan - dice Beltrami - mi è stato ispirato da Dennis Woodruff, comparsa per lunghi anni e ora protagonista indiscusso del sottobosco hollywoodiano, che è rimasto intrappolato in un film in realtà mai interpretato, fino a divenire incapace di distinguere realtà e finzione". Lo stesso Woodruff avrebbe dovuto interpretare il ruolo di Ethan, ma la crescita produttiva di Promised Land - 21 giorni di riprese a LA e aree limitrofe e poi 6 giorni in seconda unità - ha reso impossibile la sua partecipazione. Ad aver creduto nel progetto di Beltrami, anche sceneggiatore, è stato Giuseppe Cederna: "Nonostante abbia una piccola parte, sono riuscito a entrare nel meccanismo del film, nel ruolo di un traffichino egoista che alla fine, almeno mi piace crederlo, si riscatta". "E' stata un'esperienza importante - prosegue - ma per riuscire a entrare negli Usa per girare ho dovuto esibire un curriculum da far impallidire De Niro...". Per ovviare alle croniche difficoltà distributive del nostro Paese, Giovanni Saulini e Silvia Innocenzi, produttori con la Orione Cinematografica, hanno contattato personalmente gli esercenti, testando sala per sala la disponibilità a programmare il film. Mentre Michael Beltrami è attualmente impegnato alla scrittura di finzione e a realizzare documentari per la TSI svizzera, Giuseppe Cederna continua a portare le sue storie nei teatri italiani, con la speranza di tornare presto al cinema: "Forse i produttori mi credono snob, ma si sbagliano: il mio sogno è interpretare Starsky & Hutch".