Chi ci ha messo "le strisce", chi un po' del suo lato "animale": non lesinano ironia e battute Chirs Rock e Ben Stiller, a Roma per presentare Madagascar 2, il nuovo capitolo della trilogia animata DreamWorks (nelle sale dal 19 dicembre per Universal) di cui sono i protagonisti "vocali".
Dietro al doppiaggio e alla verve comica dei due attori, però, c'è anche un lavoro sui personaggi che non passa inosservato: "Abbiamo improvvisato molto e ci siamo anche divertiti. Ci è stata data grande libertà, perché le voci sono state registrate prima che le animazioni fossero concluse", spiega Stiller, ora nelle sale con Tropic Thunder. "Il successo del primo film ci ha dato la possibilità di continuare questo progetto, e quando si riesce a tenere insieme il team creativo, il contributo di grandi attori come loro non può che migliorare. Ormai conoscono i loro personaggi meglio del regista", aggiunge il produttore Jeffrey Katzenberg, secondo cui non ci sono dubbi sui progressi fatti grazie all'affinamento delle tecniche di animazione, che "saltano agli occhi con ovvietà. Il paesaggio africano è ricco di dettagli, le immagini sono visivamente molto più sofisticate".
E per quanto l'innovazione sia "un campo ancora da esplorare", di queste migliorie il film beneficia anche a livello di storia. "I personaggi sono più complessi, perché hanno superato la paura di essere nella jungla. Tolto di mezzo il grande problema, rimangono quelli piccoli, le difficoltà di tutti i giorni, come trovare un riparo", spiega Chris Rock, la zebra. Riguardo al messaggio di tolleranza veicolato dal film, però, l'attore non fa mancare un commento condito dalla sua proverbiale irriverenza: "Go Obama! - scherza – E' importante mostrare l'amore tra le specie, i leoni con amici zebrati ecc: credo che il mondo abbia davvero bisogno di questo!". Più serio Ben Stiller, che descrive l'amicizia come il tema centrale del film, e che non dimentica di tributare un omaggio ai doppiatori italiani Ale e Franz. I due comici nostrani confermano il loro entusiasmo nell'interpretare questo lungometraggio d'animazione "scritto benissimo, con battute che – assicura Franz - hanno fatto ridere anche noi. La nostra dinamica di coppia ci ha aiutato, ma la sceneggiatura è perfetta".
E per Madagascar 3? A detta di Katzenberg potrebbe essere ambientato proprio nella capitale, e Ben Stiller ironizza: "Potremmo farli capitare in una macchina del tempo che li riporta ai tempi dell'antica Roma, facendoli sbarcare nel bel mezzo del Colosseo durante uno scontro con i gladiatori".