Star, interpretazioni attoriali, film in programma. Non è mai stato così bello il festival di Cannes. Al sesto giorno di concorso, l'edizione del 60° si conferma senza precedenti sia per glamour che per qualità. Angelina Jolie e Brad Pitt, per Michael Winterbottom rispettivamente interprete e produttore di A Mighty Heart, sono soltanto gli ultimi fra gli ospiti eccellenti che hanno finora affollato la Croisette. Un flusso continuo, mai sfociato in ressa, che nella giornata del mattatore Alain Delon ha lasciato spazio anche al "caso Tornatore". Il regista è arrivato a sorpresa sulla Croisette, coronando la riscossa italiana, sancita dall'omaggio ad Olmi e i 10 minuti di applausi a Mio fratello è figlio unico. E mentre Michael Moore mangia indisturbato al ristorante, Goldie Hawn sfila imbalsamata accanto al bravissimo Kurt Russell e Diane Lane si accompagna sul tappeto rosso col Josh Brolin, da poco visto nel film dei Coen.
Il loro No Country for Old Men è tutt'altro che un caso. Ultime sorprese da un cartellone di elevatissima qualità sono Death Proof di Tarantino, sofisticato b-movie sul vuoto americano, e la rivoluzione del messicano Carlos Reygadas. Due anni fa caso del festival con lo scandaloso Batalla en el cielo, il regista stupisce questa volta col castissimo Silent Light, su un amore proibito all'interno di una famiglia di menoniti. L'afflato mistico che ammanta la storia, culminante in bacio che restituisce metaforicamente la vita, riporta al respiro che dà il titolo al poetico film di Kim Ki-duk. Molto applaudita anche la sorpresa con cui Julian Schnabel prenota la Palma d'Oro. La vera storia, ostica, lasciava presagire un lacerante dramma alla Mare dentro: caporedattore di Elle, stroncato da un attacco vascolare, viene condannato alla paralisi totale. Il regista veste invece di ironia la sua parabola di rinascita, che grazie all'intervento di un'ortofonista consentirà al protagonista di imparare ad esprimersi attraverso i battiti degli occhi e così dettare il romanzo che dà il titolo al film: Le scaphandre et le papillon.
Proprio dall'opera di Tarantino arriva poi l'ennesima prova attoriale di straordinario spessore. Bravo e divertentissimo, Kurt Russell interpreta il pittoresco Mike the Stuntman, carnefice e vittima al tempo stesso, che finisce per cadere tra le grinfie delle stesse ragazze a cui si dilettava a dare la caccia con la sua auto. Lunga la lista dei colleghi che prima di lui avevano strappato applausi: lo psicopatico interpretato da Javier Bardem per i fratelli Coen, il Jude Law del film di Wong Kar-wai e ancora il giovane interprete di Paranoid Park e i due attori di Import Export. Meno serrata la competizione fra le donne, dove a spiccare restano ancora, insieme alla Norah Jones di My Blueberry Nights, la rumena rivelazione di 4 Months, 3 Weeks and 2 Days, Laura Vasiliu e la new entry dal film di Ulrich Seidl. Evento del giorno, insieme alla Montée di Tarantino, l'irriverente animazione iraniana Persépolis, che in patria ha già fatto scandalo.