Arlecchino, la maschera più amata e conosciuta al mondo, è tornata. Al cinema. Per promuovere la sua terra: Bergamo e la Valle Brembana. Ed è subito standing ovation. Successo per l’anteprima bergamasca di Io, Arlecchino: pellicola prodotta da Officina della Comunicazione e RAI Cinema, diretta e interpretata dall’attore “di casa” Giorgio Pasotti che, insieme al giovane coregista Matteo Bini, rende omaggio al famoso concittadino. Pasotti diviene così ambasciatore in prima persona della storia della maschera orobica, reinterpretata nel film in chiave moderna, grazie al coinvolgimento e al supporto di un territorio e di un notevole cast con Roberto Herlitzka, Valeria Bilello, Lunetta Savino, Lavinia Longhi, Gianni Ferreri, Massimo Molea, Fabio Calvi, Stefania Palmisano, Dorothy Barresi, Tiziano Ferrari, Giulia Manzini Harouna Dabré, Antonio Fulfaro, i bergamaschi Eugenio de’ Giorgi, Maurizio Tabani, Giulia Manzini e la straordinaria partecipazione del noto imprenditore Paolo Agnelli.

Applausi da parte della platea e dalla rappresentanza di istituzioni, imprenditori e sostenitori del film al termine dell’anteprima bergamasca, lunedì 23 febbraio, al cinema Conca Verde di Longuelo, che ha registrato il tutto esaurito (tanto da replicare la proiezione martedì 24 febbraio, alle 21, con ingresso unico a 6 euro).

Il modello produttivo del film, ideato e realizzato da Nicola Salvi ed Elisabetta Sola della società bergamasca Officina della Comunicazione, ha permesso infatti di far dialogare in modo efficace interlocutori pubblici e imprese private, che hanno deciso di investire in un progetto cinematografico in grado di realizzare un obiettivo comune: promuovere un territorio attraverso la valorizzazione dei suoi luoghi e delle sue tradizioni. Che la Valle Brembana, cercando di cogliere l’occasione creata da Expo, pensa di fare anche attraverso la grande statua di Arlecchino scolpita dal noto scultore milanese Gagliardi e posizionata al centro del grande rondo di Villa d’Almè: proprio alle porte della terra della famosa maschera che, con il suo classico inchino e l’irrinunciabile batocio, dà il benvenuto e invita a visitare la comunità montana, nota anche per le sue terme.

Un esemplare più piccolo della statua, “che vale più di un Oscar” ha detto un emozionato Pasotti, è stato donato al termine della proiezione al regista e attore principale del film da parte di una rappresentanza dei sostenitori del progetto. La pellicola Io, Arlecchino - di prossima uscita anche in Italia - è arrivata a Bergamo, dov’è nata, dopo aver attraversato il mondo partecipando ad alcune importanti rassegne internazionali tra cui il Festival di Tolosa (Francia) dove ha vinto il Premio del Pubblico. Il film è stato riconosciuto di interesse culturale e realizzato con il contributo economico della Direzione Generale del Cinema del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali del Turismo.