“Per me è un onore presentare il mio quarto David di Donatello e ringrazio la Rai per avermi dato nuovamente fiducia. Ho il compito del cerimoniere e voglio valorizzare l’emozione di quel momento dove si raccoglie la vera essenza del risultato del proprio lavoro”. Parola di Carlo Conti alla conferenza stampa per l’annuncio delle candidature dei Premi David di Donatello 2019. La cerimonia di premiazione, condotta da Conti, si terrà il 27 marzo alle 21.25 e sarà in diretta su Rai Uno. 

Quindici nomination per Dogman di Matteo Garrone, seguito da Capri-Revolution di Mario Martone con tredici, dodici per Loro di Paolo Sorrentino e Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, mentre Sulla mia pelle di Alessio Cremonini eLazzaro felice di Alice Rohrwacher ne ottengono nove. Euforia di Valerio Golino infine ottiene sette candidature.

“Avevamo parlato di equilibrio di genere e per la prima volta due registe donne sono presenti sia nella cinquina miglior film che in quella miglior regia. Questo risultato indica una nuova strada”, dice Piera Detassis, presidente e direttore artistico dell’Accademia. E poi prosegue: “Quest’anno ci sono veramente grandi autori con un respiro internazionale e innovativi anche nel linguaggio cinematografico. Valerio Mastandrea è candidato su tre categorie diverse per il debutto alla regia con Ride, come attore non protagonista in Euforia e come sceneggiatore de La profezia dell’armadillo, mentre Luca Guadagnino è per la prima volta candidato ai David. Infine vorrei aggiungere che sono grata e commossa per la candidatura postuma di Ennio Fantastichini, che se ne è andato davvero troppo presto”.

Due momenti importanti della serata saranno inoltre dedicati a Bernardo Bertolucci e Carlo Vanzina. Roma di Alfonso Cuaròn, il film prodotto da Netflix, sarà premiato come miglior film straniero, mentre il miglior cortometraggio premiato sarà Frontiera di Alessandro Di Gregorio (“Dedico questo premio a tutti quelli che ogni giorno tentano di attraversare le frontiere. Le più pericolose non sono quelle fisiche, ma quelle virtuali” ha detto il regista) . 

“Netflix è presente con i film Sulla mia pelle e Roma. Ma l’uscita in sala rimane determinante e fa premio su tutto il resto”, specifica Piera Detassis dopo aver annunciato le prime candidature a seguito della così detta “riforma dei David”. “Si può dire che questa sia la mia prima vera edizione- continua- L’anno scorso abbiamo comunicato la riforma sia a livello di giuria rinnovata e ringiovanita che creando una commissione apposita per i documentari e istituendo un nuovo premio, il David dello Spettatore, che andrà al film italiano che ha totalizzato il maggior numero di spettatori nell’anno. Inoltre aver scelto di far votare per categorie ha molto abbattuto le schede bianche. C’è l’idea di un voto più avvertito e consapevole”.

“I David sono un momento importante perché in questi anni il legame tra cinema e televisione si è dimostrato vincente. Si diceva che la televisione avrebbe ucciso il cinema invece c’è una grande interazione tra i due mezzi”, ha infine specificato la direttrice di Rai 1 Teresa De Santis.