Un cinema a corto di progetti può chiedere energie al teatro e darne a sua volta alla scena italiana come nuova linfa. Da questa idea sinergica è nata l'associazione culturale Artisti Riuniti, una pattuglia di personalità dello schermo che hanno trovato accordo con l'Ente Teatrale Italiano. I fondatori del nuovo sodalizio sono essi stessi operatori nei due campi di spettacolo: i produttori Francesca Ardenzi, Roberto Cicutto, Tilde Corsi, Carlo Degli Esposti e Riccardo Tozzi, i registi Cristina Comencini e Piero Maccarinelli, l'agente Carlo Levi. Puntano a spaziare anche su letteratura, televisione, danza, poesia, ma cinema e teatro sono nella prima fase di lavoro. Che comprende due spettacoli accomunati dal protagonismo dell' elemento femminile: attualmente, e fino al 20 dicembre al Teatro Valle di Roma, con la rappresentazione di Fucile da caccia del giapponese Inoue Yasushi, recitato da Anita Bartolucci, Chiara Muti, Valentina Sperlì con Maurizio Donadoni e la regia di Piero Maccarinelli. Cui seguirà ad aprile la commedia scritta e diretta da Cristina Comencini, Due partite con Margherita Buy, Isabella Ferrari, Marina Massironi, Laura Morante, nei panni di donne anni 60 alle prese con problemi familiari e di lavoro, rivissuti poi ai nostri giorni dalle figlie.
L'obiettivo è fare interagire, partendo da questi spettacoli, l'espressione teatrale e quella cinematografica. Nella fattispecie con nuovi testi per la scena che possano diventare sceneggiature di film. Nello stesso ambito sono in programma la presentazione in veste cinematografica di due sceneggiati televisivi di produzione Palomar-Rai: Bartali diretto da Alberto Negrin con Pierfrancesco Favino e Nicole Grimaudo, Falcone con Massimo Dapporto ed Elena Sofia Ricci, regia di Andrea e Antonio Frazzi. Oltre agli spettacoli - fra cui la "mise en espace" di Guerra civile a cura di Gianfranco Pannone e Storie di famiglia di Alberto Bellocchio - l'associazione Artisti Riuniti dedicherà molto impegno alla formazione, con un laboratorio su "come dare vita a un testo". Condotto da Cristina Comencini con la collaborazione del centro Sperimentale di Cinematografia, dell'Accademia d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico", delle tre Università di Roma e di Cinecittà Campus.