(Cinematografo.it/Adnkronos) - Apertura per lo spettacolare film di Tsui Hark e poi il dramma sentimentale di Patrice Chéreau, il musical di John Turturro, il western di Ang Lee, l'animazione e il sogno di Benigni. Mentre il festival di Cannes è al nastro di partenza, circolano le prime indiscrezioni sulla 62ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia, in programma dal 31 agosto all'11 settembre. In ambienti ben informati si fa sapere che ad aprire la manifestazione sarà la megaproduzione asiatica (Hong Kong, Cina e Corea del Sud) Seven Swords del maestro Tsui Hark, già in concorso a Venezia nel 2000 con Time and Tide. Al kolossal di arti marziali diretto dal 54enne regista di Hong Kong, ribattezzato lo "Spielberg cinese", aveva puntato anche il festival di Cannes, ma il direttore della Mostra Marco Müller, legatissimo alla cinematografica asiatica, ha giocato d'anticipo e si è assicurato il film al Lido. Attraverso i "rumors" dei venditori internazionali e dei distributori italiani, si scopre che Venezia ha "soffiato" a Cannes anche due film francesi, bloccati in anticipo prima ancora che potessero essere visionati per la Croisette: si tratta di Les amants reguiliers di Philippe Garrel, interpretato dal figlio del regista Louis Garrel (già protagonista di The dreamers di Bernardo Bertolucci), e di Gabrielle di Patrice Chéreau con Isabelle Huppert e Pascal Greggory, nei panni di una coppia che dopo dieci anni di matrimonio si rende conto di non essere mai stata unita da vero amore. Per quest'ultimo film Müller avrebbe avuto gioco facile per via dei difficili rapporti che Chéreau ha con Cannes dopo la lite che nel 2003 lo vide, da presidente della giuria, opposto al direttore del festival Gilles Jacob sul doppio riconoscimento ad Elephant di Gus Van Sant (Palma d'Oro e premio per la regia). Sul fronte statunitense, vere chicche si attendono dalle produzioni indipendenti: sembra ormai certa la presenza in Laguna del nuovo musical di John Turturro Romance and cigarettes, prodotto dai fratelli Coen e interpretato da Kate Winslet (al suo debutto in un musical), James Gandolfini e Susan Sarandon. Al Lido arriverà anche il western di Ang Lee Brokeback Mountain. Ampio spazio al cinema asiatico: il direttore si sarebbe già assicurato i nuovi film del maestro giapponese Takeshi Kitano e del coreano Park Chan-wook, di cui è appena uscito in Italia Old Boy. Chan-wook dovrebbe portare al Lido Sympathy for Lady Vengeance, il film che chiude la trilogia dedicata al tema della vendetta. Nell'edizione della Mostra che assegnerà per la prima volta il Leone alla carriera ad un regista d'animazione, il maestro giapponese Hayao Miyazaki (premio Oscar per La città incantata) non mancheranno i lungometraggi animati. Tra questi è facile prevedere l'anteprima di Madagascar della Dreamworks che uscirà nelle sale in concomitanza con la Mostra. Ma il vero sogno nel cassetto di Müller rimane quello di riuscire a portare al Lido La tigre e la neve di Roberto Benigni.