Il flop di Dreamgirls sfida la legge dei grandi numeri. Alla vigilia con un biglietto da visita di ben 6 nomination, il musical di Bill Condon incassa alla notte degli Oscar appena due statuette. Singolare aspetto della debacle del film sulle Supremes, vincitore per il missaggio sonoro e l'interpretazione da non protagonista di Jennifer Hudson, è la sconfitta subita "in casa" nella categoria della miglior canzone. Non soltanto il tradimento arriva dal vero e proprio cavallo di battaglia, il repertorio musicale attorno a cui prende corpo l'intera storia, ma si consuma in barba a qualsiasi ragionevole calcolo matematico. Nella cinquina dei titoli candidati, Dreamgirls concorreva infatti con ben tre brani e una probabilità di vittoria pari al 60 %. Ad avere la meglio su Listen, Love You I Do e Patience è però stato a sorpresa I Need to Wake Up, dal documentario Una scomoda verità. Da tenere in considerazione è però anche il fatto che, proprio il fatto di concorrere con più titoli nella stessa categoria, precludeva fin dall'inizio a Dreamgirls la possibilità di capitalizzare tutte le nomination. L'unico premio che avrebbe ancora potuto conquistare sarebbe quindi stato l'Oscar per l'attore non protagonista, per cui il super favorito Eddie Murphy, già vincitore di un Golden Globe, ha però dovuto cedere il passo alla sorpresa Alan Arkin di Little Miss Sunshine.