Primi ciak sotto il fuoco dell'afa romana per Aspettando il sole, opera d'esordio di Ago Panini, già autore di numerosi video musicali e spot pubblicitari nonché musicista e fondatore della band "Ottantottotasti", prodotta da la Casa insieme a Roberto Cicutto e Luigi Musini per Mikado Film. Vanessa Incontrada e Corrado Fortuna nei panni di attori porno, Raoul Bova per ore in attesa della fidanzata che non tornerà più, Gabriel Garko e Raiz - frontman degli Almamegretta - rapinatori agli antipodi, Claudio Santamaria e Michele Venitucci balordi nullafacenti, Massimo De Lorenzo telebanditore per una vendita di gioielli, Thomas Trabacchi amante di Claudia Gerini. Tutti uniti nello stesso arco di tempo (2 ore che saranno raccontate in tempo reale) e luogo, seppur slegati e, di fatto, quasi mai ravvicinati. "Commedia nera composta da un insieme di storie che possano rappresentare come è fatta l'umanità", spiega il regista, il film - di cui sono già state girate due scene in notturna ad Ostia - sarà completato in cinque settimane di riprese ed è ambientato in un anonimo hotel dei primi anni '80, ricostruito per la reception e le camere da letto in un ostello della Capitale.
Variegati e numerosi, i personaggi che in un modo o nell'altro popoleranno l'hotel: "Senza quasi mai incontrarsi e passando per il concierge interpretato da Giuseppe Cederna, racconta ancora Ago Panini, offriranno pezzi di una favola che vive in una realtà prossima alla nostra per comporre una storia globale che alla fine si risolverà in un crepuscolo degli dei". Unanime la fiducia degli interpreti che hanno deciso di prendere parte al progetto, la cui prima stesura risale addirittura al 2000: "Gli intenti di questo lavoro e le conferme che ho ricevuto dai colleghi che hanno già iniziato a girare mi hanno convinto che dopo molto tempo la figura dell'attore è finalmente tornata ad essere centrale", spiega Thomas Trabacchi, mentre Giuseppe Cederna si sofferma "sull'inconsueta logica di alcuni dialoghi, davvero convincenti anche dopo le varie e naturali modifiche apportate allo script originario". Una sorta di working progress continuo, che lo stesso regista sente di avvicinare alle dinamiche che portano i musicisti jazz dalle prove all'esibizione: "Insieme a questo meraviglioso cast, che non finirò mai di ringraziare per aver deciso di imbarcarsi in questa avventura, abbiamo cercato di 'giocare' durante gli incontri prima delle riprese, per arrivare al ciak con una conoscenza quasi perfetta della parte per poi dimenticarsene e dare il meglio di sé con l'improvvisazione. Da questo punto di vista, quindi, ritengo che la sceneggiatura del film sia frutto di un lavoro collettivo, non solo firmata dal sottoscritto, Enrico Remmert e Gero Giglio". E desta più che qualche curiosità, tra le tante altre, l'intepretazione della come sempre solare Vanessa Incontrada, chiamata a "vestire" i panni di una star del cinema osè: "Sarò Kitty, donna consapevole di quello che fa - racconta l'attrice - e impegnata a girare qualche scena di un film hard in una stanza d'albergo insieme all'impacciato Corrado Fortuna, diretti da Bebo Storti e con Sergio Albelli operatore". E' una sfida che ho accettato con grande felicità perché mi piace molto mettermi in discussione e affrontare ruoli molto distanti dalla mia persona". E proprio a chi gli chiede perché la scelta per un ruolo simile sia ricaduta su di lei, Panini risponde: "E' un altro dei tanti motivi che mi ha spinto a realizzare questo film, pensare di poter sorprendere lo spettatore offrendo qualcosa di inaspettato, perché solo così credo che il pubblico si possa affezionare al racconto. Un film d'amore per l'umanità spezzata, né totalmente colpevole né totalmente innocente. Un omaggio a tutti quegli errori che gli esseri umani possono compiere nell'arco di una vita, che qui si riduce a quel lasso di tempo in cui le difese razionali tendono ad abbassarsi".