Fondazione Prada presenta a Milano fino al 1 febbraio 2016 Flesh, Mind and Spirit, una selezione di 15 film realizzata dal regista Alejandro González Iñárritu, vincitore di tre premi Oscar e premiato recentemente con tre Golden Globe per il film Revenant - Redivivo , in collaborazione con Elvis Mitchell, critico cinematografico e curatore al LACMA di Los Angeles. Le proiezioni gratuite, su prenotazione, si terranno al Cinema della Fondazione tutti i giorni, tranne il martedì.

Elvis Mitchell, co-curatore della rassegna, introdurrà il primo ciclo di film fino a lunedì 18 gennaio. Sabato 16 gennaio Marco Bellocchio sarà presente alla proiezione di I pugni in tasca (1965) alle ore 21. Seguirà un dibattito tra il regista e il pubblico in sala.

La rassegna, proposta per la prima volta nel 2009 al Prada Transformer realizzato da OMA a Seoul, s’inscrive in un percorso d’indagine e ricerca nel campo cinematografico che Fondazione Prada ha intrapreso da più di un decennio. Tra il 2003 e il 2006 sono state sviluppate importanti collaborazioni con istituzioni internazionali come il Tribeca Film Festival di New York e la Mostra del Cinema di Venezia. Per la prima volta nel 2004 l’innovativa proposta del Tribeca ha superato i confini americani e il pubblico di Milano ha avuto l’opportunità di assistere a una selezione di film provenienti dal festival newyorkese, accompagnata da dibattiti e incontri con registi e attori. Negli anni seguenti è stato avviato, in collaborazione con la Biennale di Venezia, un vasto progetto di restauro e di riscoperta di un patrimonio cinematografico dimenticato o poco valorizzato. Dal 2004 al 2006, durante tre edizioni della Mostra del Cinema, sono state presentate a Venezia le rassegne curate da Marco Müller “Italian Kings of the Bs. Storia segreta del Cinema Italiano 1949-1976”, “Storia Segreta del Cinema Asiatico” e “Storia Segreta del Cinema Russo”, poi riproposte a Milano, Londra, New York, Melbourne e Tokyo. Nel corso degli anni Fondazione Prada ha inoltre realizzato speciali commissioni di artisti contemporanei come Steve McQueen e Tobias Rehberger che hanno usato l’immaginario e i linguaggi cinematografici per ideare mostre e progetti site-specific.

Con l’apertura della nuova sede di Milano a maggio 2015, la Fondazione ha rinnovato il suo impegno in questo settore. Lo spazio del Cinema è stato inaugurato da “Roman Polanski: My Inspirations”, un documentario intervista in cui il regista ha tracciato il proprio percorso creativo, accompagnato da una rassegna di suoi film e di capolavori del passato. Il regista Wes Anderson, invece, ha ideato il Bar Luce che ricrea l’atmosfera di uno storico caffè milanese, ispirandosi alla cultura popolare e l’estetica dell’Italia degli anni Cinquanta e Sessanta e all’immaginario cinematografico di capolavori come Miracolo a Milano di Vittorio De Sica e Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti.

Fondazione Prada continua a interrogarsi sulle modalità con cui un’istituzione di arti visive può dialogare con il cinema, al di là di retrospettive e festival. Un’ulteriore ricerca in questo senso è rappresentata da “Belligerent Eyes”, una scuola di cinema in cui saranno sperimentate nuove prospettive d’insegnamento e di approfondimento in questo settore. Il progetto, ospitato da maggio a settembre 2016 nella sede veneziana di Ca’ Corner della Regina, coinvolgerà una rete internazionale di docenti, professionisti e un gruppo selezionato di studenti in varie discipline oltre al cinema, come architettura, giornalismo e comunicazione digitale. Lo scopo è di superare i sistemi educativi tradizionali, riflettere sulle trasformazioni sociali e culturali che hanno investito la produzione audio-visiva contemporanea e di porre le basi per ricerche innovative nello studio del cinema e nella sua realizzazione e distribuzione.

“Flesh, Mind and Spirit” rappresenta un’occasione unica per rivivere le pulsioni, le suggestioni e le passioni che hanno animato il regista nella scoperta e nella visione di queste pellicole. Come spiega Iñárritu, “nonostante la natura estremamente eclettica di questa selezione, si può trovare un elemento in comune: le esperienze ricche di emozioni che i diversi film riescono a suscitare. Tutti hanno provocato in me appetiti che non avrei mai immaginato di avere”.

I lungometraggi sono divisi in tre categorie contraddistinte da altrettante parole chiave: “Flesh” che include I pugni in tasca (1965), Aguirre, furore di Dio (1972), Le stagioni (1975), Killer of Sheep (1977), Padre Padrone (1977), Yol (1982) e Il buono, il matto, il cattivo (2008); “Mind” che comprende L’anno scorso a Marienbad (1961), Soy Cuba (1964), La Ciénaga (2001) e You, the Living (2007), e “Spirit” che riunisce i film Ordet - La parola (1955), Madre e figlio (1997) e Silent Light (2007). Come sottolinea Elvis Mitchell a proposito delle pellicole, “in gran parte affrontano il tema della famiglia in crisi. La forza dei legami familiari è un elemento chiave per interpretare il modo in cui Iñárritu lavora, pensa e sente come regista e persona”.