"E' un'esperienza spirituale vedere un suo film: la reazione è differente tra spettatore e spettatore". Terza persona singolare, Terrence Malick: come da copione, il regista di To the Wonder - stasera in Concorso a Venezia - diserta l'incontro con la stampa e lascia che, dopo il film, a parlare per lui siano altri: i produttori Nicolas Gonda e Sarah Green, le attrici Olga Kurylenko e Romina Mondello. Protagonista la prima (insieme a Ben Affleck, attualmente a Toronto per presentare il suo Argo), poco più che comparsa la seconda anche se, forse, scoprirà di esserlo solamente stasera: "Sono un po' in imbarazzo a dover parlare del film perché ancora non l'ho visto", dice l'attrice italiana, scelta dal regista texano dopo "un provino in Italia e un incontro ad Austin: Malick mi disse che il mio personaggio si sarebbe chiamato Anna. Solo sul set, poi, ho ricevuto il copione dove veniva descritta la donna in tutto e per tutto, dal rapporto con il marito e con i figli a quello con la vita stessa. E ho ritrovato in lei cose profonde che mi riguardavano davvero". Cose che nel final cut, però, nessuno è riuscito a vedere: Romina Mondello compare nel film solo per pochissimi istanti, lungo una strada in Oklahoma, dove interagisce con Olga Kurylenko inneggiando alla fugacità della vita. Tagliata, dunque, come Rachel McAdams (pochissime pose per lei), come accaduto lo scorso anno a Sean Penn per The Tree of Life e, nel '98, a George Clooney e tantissimi altri per La sottile linea rossa: con Malick, si sa, può succedere anche ai migliori.
E può succedere che si debba lavorare senza l'ausilio di nessuna indicazione particolare: "Ci diceva di lasciare da parte le parole, di pensarle magari, e di affidare la comunicazione ai nostri movimenti, al corpo", spiega Olga Kurylenko. Che nel film è Marina (così dice il pressbook, nel film non è mai nominata), compagna di Neil (stesso discorso, interpretato da Affleck): innamorati e felici a Mont Saint Michel, in passato conosciuta in Francia come "La Meraviglia" (da qui il titolo del film), innamorati e infelici quando decidono di trasferirsi e vivere insieme a Bartlesville, in Oklahoma, dove il ragazzo è nato e cresciuto: "Alla fine si separano, è vero, ma il senso del film è che nella vita può succedere che due persone si amino pur non riuscendo a convivere. Quello che ci porta avanti, però, è l'amore e non la quotidianità della vita", dice ancora l'attrice, alla quale fa eco la produttrice Sarah Green: "L'amore è l'emozione più misteriosa e può unire due persone in maniere impensabili. Nel caso dei due personaggi, il loro amore si rafforza rimanendo lontani, separati". Come ormai da tempo vivono Terrence Malick e i giornalisti.
Acquistato per l'Italia da Rai Cinema (come il precedente The Tree of Life), To the Wonder arriverà in Italia a dicembre, distribuito da 01.