“Non ho alcuna esperienza in barca a vela, ma mi interessava il ruolo perché cambiavano completamente le condizioni di ripresa. Mi sono ritrovato a girare in mezzo al mare e per me è stata una grande sfida”, così il protagonista François Cluzet alla presentazione di In solitario, film in concorso per la sezione Alice nella città al Festival del cinema di Roma.Yann Kermadec (François Cluzet) viene chiamato a sostituire l'amico Drevil (Guillaume Canet) alla partenza della Vendée Globe, una regata per barche a vela che consiste nella circumnavigazione completa in solitaria, senza possibilità di attracco o di assistenza esterna (pena l'esclusione). Nel corso della gara, Yann, fermatosi per riparare un guasto all'imbarcazione, si ritrova a bordo un sedicenne clandestino (Samy Seghir), che metterà tutto in discussione.“Mi interessava la combinazione tra sfida e interculturalità che c'è nel film”- prosegue il protagonista interprete dell'opera prima di Christophe Offenstein- “Inoltre In solitario mostra l'importanza che hanno gli skipper, allo stesso modo degli alpinisti, in continuo contatto con la natura”. “E' un film d'intrattenimento che tocca un tema importante che riguarda tutti”, dice poi François Cluzet riferendosi all'immigrazione: “Lampedusa non è una frontiera italiana, ma europea e dobbiamo sentirci tutti allo stesso modo responsabili. Anche perché i clandestini sono affascinati dal nostro mondo consumistico”. Infine l'attore che è stato protagonista anche del film campione d'incassi in Francia Quasi Amici, conclude: “Yann ha in comune con il miliardario paraplegico Philippe, che ho interpretato in Quasi Amici, la solitudine”. In solitario uscirà nelle nostre sale il 21 novembre distribuito da Lucky Red.