Sono in tutto 19 i film in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia (31 agosto-10 settembre), uno in meno di quanti ne aveva promessi Marco Müller, che probabilmente si riserva di annunciare a Ferragosto il classico film a sorpresa. Secondo indiscrezioni potrebbe essere l'ultima fatica del maestro giapponese Takeshi Kitano, assente dalla selezione annunciata oggi nonostante fosse dato tra i favoriti al Lido. In concorso oltre ai film di Roberto Faenza (I giorni dell'abbandono), Pupi Avati (La seconda notte di nozze) e Cristina Comencini (La bestia nel cuore), ci saranno anche l'opera seconda di George Clooney, Goodnight and Good Luck, Romance & Cigarettes di John Turturro (entrambi per gli Usa), i portoghesi Espelho magico del maestro Manoel De Oliveira, O Fatalista di João Bothelho, Vers le sud di Laurent Cantet (Francia), The Brothers Grimm di Terry Gilliam (Gran Bretagna), Proof di John Madden (Gran Bretagna), The Constant Gardener di Fernando Meirelles (Gran Bretagna, Kenya, Germania), Sympathy for Lady Vengeance di Park Chan-wook (Corea), Garpastum di Aleksey German Jr. (Russia), Changhen ge di Stanley Kwan (Cine/Hong Kong) e Brokeback Mountain di Ang Lee (Canada). Tra i titoli in "Orizzonti" si segnala una forte presenza di documentari come La dignidad de los nadies armado di Fernando E. Solanas (Argentina) e The Wild Blue Yonder di Werner Herzog (Germania, Gran Bretagna, Francia). Mentre tra i film in gara Drawing Restraint 9 di Matthew Barney con la cantante Björk, anche autrice della colonna sonora, e Everything Is Illuminated, opera prima dell'attore Liev Schreiber. Hollywood ed Estremo Oriente spadroneggiano "Fuori Concorso": oltre ai già annunciati Casanova di Lasse Hallström e Seven Swords di Tsui Hark (in apertura), ci saranno anche Bubble di Steven Soderbergh, Cinderella Man di Ron Howard, Elizabethtown di Cameron Crowe, La sposa cadavere di Tim Burton (prodotto però dalla Gran Bretagna) e Four Brothers di John Singleton. E ancora Yokai Daisenso di Miike Takashi (Giappone), Initial D di Andrew Lau e Alan Mak (Hong Kong) e Perhaps Love di Peter Ho-sun Chan (Hong Kong). Dalla Spagna arriva Fragile di Jaume Balaguerò e dalla Francia  Backstage di Emmanuelle Bercot e Le parfum de la dameen noir di Bruno Podalydès. Sono in tutto 54 i titoli di cui si compone, per il momento, il cartellone veneziano (compresi i tre film omaggio al Hayao Miyazaki, Leone d'Oro alla carriera di quest'anno). Sembra quindi che il direttore della Mostra e il suo team di selezionatori (Enrico Magrelli, Fulvia Caprara, Luciano Barisone, Ranieri Polese e Claudio Masenza) siano riusciti a mantenere ferma l'intenzione di non superare il numero massimo di 60 film in programma, dopo le polemiche scatenate lo scorso anno per i diversi problemi organizzativi.