Il 4 ottobre 2012 verrà ricordato a lungo nella storia della distribuzione italiana. Data spartiacque tra l'epoca in cui i film uscivano il venerdì e quella in cui arrivarono in sala giovedì. Quanto importante sarà stato questo spartiacque lo diremo solo più avanti, ma già da lunedì - con la lettura dei dati al box office - ne avremo un'idea. Decisione congiunta di distributori ed esercenti nel tentativo di allungare il weekend e valorizzare maggiormente "le prime". Forse è solo un caso, ma a sperimentare per primi questa rivoluzione tutta italiana sono proprio le produzioni di casa nostra, con quasi il 50 per cento delle nuove uscite che battono bandiera tricolore.
Arrivano dunque: Un giorno speciale di Francesca Comencini, ultimo reduce italiano della Mostra di Venezia (tra quelli in concorso erano già usciti E' stato il figlio e Bella addormentata), tratto dal romanzo di Claudio Bigagli Il cielo con un dito, interpretato da due giovanissimi, Filippo Scicchitano (Scialla!) e l'esordiente Giulia Valentini. Quest'ultima è un'avvenente ragazza di 19 anni, il cui sogno di lavorare in Tv potrebbe finalmente realizzarsi grazie all'interessamento di un politico lontano parente di famiglia. Scicchitano è l'autista alle prime armi che deve accompagnare la "candidata" all'appuntamento decisivo. Ogni riferimento alle cronache di Italia nostra è puramente voluto.
Altre immagini dal Belpaese, ugualmente fosche, sono quelle che ci propone Edoardo Gabbriellini ne Padroni di casa, in cui i fratelli Cosimo ed Elia, giovani e velleitari imprenditori edili, giungono in un remoto paesino dell'Appennino Tosco-Emiliano per realizzare la ristrutturazione di una villa appartenente al popolare cantante Fausto Mieli. Ma l'impatto dei due "forestieri" con la comunità locale non è dei più facili. Con Valerio Mastandrea, Elio Germano e Gianni Morandi. Una congrua definizione della torbida stagione italiana finisce per essere allora All'ultima spiaggia, terza novità tricolore in sala, incentrata su un nuovo reality televisivo in cui vince il più disperato (sic!). Dirige Gianluca Ansanelli.
Spostiamoci oltreoceano dove, a giudicare dalle proposte, stanno un tantino meglio: l'evasione domina con le avventure poco edificanti dell'orsacchiotto Ted, debutto dietro la macchina da presa di Seth Macfarlane, creatore dei Griffin. Con Mark Wahlberg e Mila Kunis sparring partners del peluche parlante. Se la cantano e se la suonano, soprattutto se la ballano, i protagonisti di Step Up 4: qui l'unica Revolution possibile (da sottotitolo) è il 3D. La trama: Emily arriva a Miami a seguito del padre Bill Anderson, ricco e potente uomo d'affari. Emily sogna di diventare una ballerina professionista. Emily si sta preparando ad affrontare le selezioni per accedere alla prestigiosa Wynwood Dance Company. Se non passa, Emily passerà il suo futuro accanto al padre nella gestione degli affari di famiglia. Emily è in una situazione scomoda. Poi arriva Sean, il giovane leader di un corpo di ballo chiamato 'The Mob'...Chi deve rinunciare ai sogni e ai balli è invece la bellissima Marion Cotillard di Un sapore di ruggine e ossa del francese Jacques Audiard (Il profeta). La Cotillard è Stephanie, un addestratrice di orche che lavora in uno di quegli spettacoli dove il pubblico delle prime file paga praticamente per farsi la doccia. Durante uno di questi show guarda-che-ti-combina-il-simpatico-mammifero, Stephanie viene coinvolta in un incidente che le costa l'amputazione di ambo le gambe. Inizia per lei una vita nuova che solo l'incontro con un uomo non banale potrebbe rendere degna di essere vissuta.