Il vento fa il suo giro, opera prima di Giorgio Diritti, è il vincitore della 24esima edizione di Annecy Cinema Italien, il Festival del Cinema italiano in Francia. La giuria, presieduta da Antoine Santana, ha premiato con il Grand Prix Cinema Italien Giorgio Diritti e Il vento fa il suo giro, mentre il Premio Speciale della Giuria è andato a Gianluca Maria Tavarelli per Non prendere impegni stasera e una Menzione Speciale a Carlo Luglio per Sotto la stessa luna. Il premio alla migliore attrice è stato attribuito a Chiara Nicola per Ma che ci faccio qui!, mentre il miglior attore è stato giudicato Gigio Alberti per 4-4-2. Il regista Giacomo Campiotti ha invece ricevuto invece il Premio Sergio Leone per l'insieme della sua opera. Il vento fa il suo giro (traduzione di E l'aura fai son vir) è il primo lungometraggio in lingua occitana girato nel nostro Paese. Esordio del bolognese Giorgio Diritti, ha vinto il Bergamo Film Meeting, il Festival del cinema italiano - Opere prime di Gallio, raccolto consensi al London Film Festival e all'Open Road di New York e sarà in concorso nella sezione New Cinema Network alla Festa di Roma. Ambientato a Chersogno, Alta Val Maira tra le Alpi piemontesi, un paese popolato quasi interamente da anziani, Il vento fa il suo giro si apre con l'arrivo in loco del pastore francese Philippe Heraud (Thierry Toscan, scultore prestato al cinema con esiti sorprendenti). Superata l'iniziale diffidenza, Philippe e la famiglia sono accolti generosamente dai locali, ma la convivenza diviene presto impossibile. E la valle, dove "un tempo vivevano ebrei, musulmani, eretici, cattolici, tutti insieme", rigetta la tradizionale tolleranza. Senza beneficiare dei finanziamenti statali, Diritti ha potuto completare il film grazie all'intesa tra attori e tecnici, che hanno accettato di divenirne co-produttori, senza percepire alcun compenso.