"Un invito alla Serbia ad uscire dalla condizione di isolamento in cui vive dalla fine della guerra dei Balcani. È ciò che ho voluto esprimere nel mio nuovo film". Così il regista serbo Goran Pascaljevic parla di Midwinter Night Dream, presentato fuori concorso alla 21ª edizione di EuropaCinema a  Viareggio e vincitore a San Sebastian del premio speciale della giuria. Abbandonato lo humor nero che caratterizza film come La polveriera, il film affronta il problema dell'autismo di cui è affetta Jovana, una bimba di 12 anni. Oppressa dalla malattia, la giovane non riesce a comunicare con la madre e con chi le sta accanto. E così la sua incapacità di relazionarsi con gli altri diventa la metafora politica della Serbia, "un paese che non riesce a liberarsi dalla prigionia in cui si è rinchiuso, e a travalicare i suoi confini", come denuncia lo stesso regista. "Ho cercato di mostrare al pubblico ' continua Paskaljevic - la complessità della vita attuale nel mio paese. Quella emersa dai media è una visione parziale di ciò che è accaduto e sta accadendo in Serbia, immersa in un conflitto secolare che sembra non finire più. Dovremmo cercare di venir fuori da questo stato di chiusura, ma vorremmo che anche il mondo cercasse di capirci". Midwinter night dream, ambientato nell'inverno 2004, narra la storia di Lazare (interpretato da Lazare Ristovski), ex soldato arruolato nell'esercito serbo, che torna a casa dopo una lunga assenza. I dieci anni trascorsi prima in Bosnia al fronte, e poi in carcere, dove ha scontato la pena per aver ucciso un uomo, lo hanno messo a dura prova. Intenzionato quindi a rifarsi una vita, Lazare incontra Jasna (Jasna Valica), una donna abbandonata dal marito e madre di Jovana (Jovana Mitic, giovane attrice realmente affetta da autismo). Tutto il film è incentrato sui tentativi dei due di far integrare la bambina nel mondo esterno e a tal scopo Lazare e Jasna spingono la ragazza a prendere parte alla rappresentazione teatrale per disabili dell'opera shakespeariana Sogno di una notte di mezza estate. Ma se per Jovana si apre uno spiraglio di speranza in una vita più serena, lo stesso non vale per la coppia, la cui esistenza si concluderà tragicamente. Pascaljevic, che a Viareggio ha ricevuto anche il premio "Fellini Otto e mezzo" alla carriera, ha infine  anticipato che tra i suoi progetti futuri ci sarà l'adattamento cinematografico del libro di Nicolò Ammaniti Ti prendo e ti porto via, che sarà ambientato in Serbia.