"Non esistono più famiglie felici. Per questo ho accettato questo ruolo: per sognare un po'". Giovanna Mezzogiorno ha spiegato così la sua partecipazione al film Stai con me di Livia Giampalmo che, dopo anni di attesa, esce venerdì in 45 copie, distribuito dall'Istituto Luce. "I protagonisti incarnano tutto ciò che non vedo intorno a me. Sono giovani, sposati e con due bambini. E poi il mio personaggio vive la religione in maniera serena, presente e tutt'altro che ottusa e bigotta". Da allora più volte mamma sullo schermo, la Mezzogiorno racconta di essersi imbattuta nel copione già sei anni fa: "E' stato il primo ruolo di madre che mi hanno offerto. Mi dispiace che dopo aver girato il film, sia passato così tanto tempo prima dell'uscita". E' una storia sull'amore e sulle difficoltà di viverlo fino in fondo "anche quando si ama" sottolinea la regista che, in Stai con me, dirige insieme alla Mezzogiorno anche il figlio Adriano Giannini. ''Durante la preparazione - dice l'attore - avevo qualche timore, pensavo di non riuscire a liberarmi dall'ansia di lavorare con mia madre, soprattutto nelle scene più forti e più intime. Poi, come spesso accade sul set, tutto è andato per il meglio". Scritto dalla stessa Giampalmo, il film racconta la storia di Chiara e Nanni. Sposati e con due figli piccoli, si amano alla follia e vivono una dimensione di coppia ideale. Lei e' una maestra elementare, lui insegna nuoto per necessità, ma coltiva la passione della recitazione. E' proprio questa rinuncia che lo porterà però prima a mentire e poi a tradire la moglie con un'attrice: "La rottura tra noi affonda le radici nella frustrazione - spiega Adriano Giannini -. Quello che il mio personaggio cerca non è una donna diversa, ma quello che la vita gli ha tolto: la possibilità di coronare un sogno". Per Stai con me Giovanna Mezzogiorno si è aggiudicata il premio come migliore attrice alla scorsa edizione del Festival del Cinema Europeo di Lecce.