“Oggi ci si lascia principalmente per problemi di sesso e spero che questo film invece possa aiutare il dialogo familiare”. Fausto Brizzi ha le idee piuttosto chiare sulle crisi sentimentali e le racconta attraverso Com'è bello far l'amore, in oltre 600 sale dal 10 febbraio per Medusa.
La formula del 3D, finora applicata principalmente al fantasy, approda alla commedia non senza difficoltà e dubbi (i primi ad avanzarli sono stati gli stessi produttori). Per il regista, invece, ha senso che “tutti i film siano fatti in 3D perché la realtà è tridimensionale” e per inaugurarla ha scelto un tema-tabù, il sesso: “Tutti i 40enni che conosco sono in crisi sessuale. Se ne parla poco, mentre invece se ne dovrebbe fare di più per ridurre il nervosismo. Se avessi visto questo film a 10 anni avrei fatto la metà degli errori che mi ritrovo”.
Si parla di dimensioni, di durata, di prestazioni e di qualità ma senza tralasciare i sentimenti che nella coppia di protagonisti ancora resistono. “Questi due si amano ancora - conferma Claudia Gerini, alias Giulia, la moglie frustrata di Andrea/Fabio De Luigi - ma vogliono risvegliare e rinvigorire la loro sessualità. Lei vuole tirare fuori il lato piccante, farsi vedere agli occhi del marito come una femmina, ma senza risultare volgare neppure nei ‘momenti lingerie. Si punta al gioco, alla fantasia, alla leggerezza”.
La tensione erotica, quindi, viene stemperata da momenti alla Casa Vianello, o, come li definisce De Luigi, alla Happy Days: “Sembrava di essere i Cunningham, ma noi al posto di Fonzie abbiamo Filippo Timi”. Il suo ruolo, in effetti, è molto più del latin lover che porta scompiglio ormonale tra le mura domestiche: Max 25 è un pornodivo che ha fatto successo oltreoceano e che nella pellicola si spertica sulla teoria del sesso perfetto. “Insomma interpreto quello che sono - commenta Timi - un superdotato, anche se poi quando ho letto il copione con Claudia la prima volta ho balbettato dall'inizio alla fine. Che imbarazzo!”. A fargli da spalla sul set troviamo la pornodiva Veronica, una specie di “canarino Titti in versione sexy - secondo la sua interprete Giorgia Würth - un po' scema ma che nella sua semplicità capisce quello di cui ha bisogno un uomo quando è giù di tono”.
Non è solo De Luigi a prendere lezioni sulle performance sotto le lenzuola: anche Alessandro Sperduti (Simone, il figlio di Andrea) è una frana con il gentil sesso. “Ha preso da suo padre - sorride Sperduti - e quindi è un po' imbranato come tutti gli uomini che hanno vissuto almeno una volta la scena in farmacia (per l'acquisto dei preservativi, ndr)”.
Disseminati ad arte nel corso della storia troviamo “omaggi e prese in giro”: Brizzi sfida i cinefili a cogliere “una citazione di John Landis” ma poi non si tira indietro nelle frecciatine esplicite al cinema d'autore, realizzate con quella che definisce “una sana goliardia oggi in parte persa”. Come maggiori esponenti del genere (considerato ideale per il rimorchio a luci spente nelle sale del cinema) accanto a Lars von Trier spunta Bellocchio: “Marco è un mio amico. Si sarebbe offeso se non lo avessi scelto come autore-icona”.