(Cinematografo.it/Adnkronos) - La storia di un gruppo di criminali nell'Italia degli anni '70 e '80, un Paese segnato dalla strage di Bologna e dal sequestro Moro. E' Romanzo criminale, il film di Michele Placido tratto dall'omonimo libro di Giancarlo De Cataldo, in uscita in 300 cinema il prossimo 30 settembre distribuito dalla Warner Bros. Interpretato da un cast che comprende alcuni dei migliori attori della nuova generazione: Kim Rossi Stuart (nel ruolo del Freddo), Pierfrancesco Favino (il Libanese), Claudio Santamaria (il Dandi), Stefano Accorsi (l'ambiguo commissario Scialoja), Riccardo Scamarcio (il Nero), Gianmarco Tognazzi (il funzionario dei servizi segreti Carezza), Jasmine Trinca (Roberta, fidanzata del Freddo), Anna Mouglalis (la prostituta Patrizia), Francesco Venditti (il Bufalo) e Elio Germano (il tossicodipendente Sorcio), il film racconta, nella finzione narrativa, alcune delle "imprese" che resero tristemente famosa, tra il 1977 e il 1992, la Banda della Magliana e dei contatti del gruppo con la mafia, con i servizi segreti e con la massoneria. "Ho voluto che la parte riguardante la strage di Bologna avesse un impegno produttivo importante perché doveva rimanere scandalosa agli occhi del pubblico più giovane" ha spiegato il regista, che ha anche annunciato l'intenzione di fare un film su Bettino Craxi. "Finalmente in Italia si può tornare a fare cinema di impegno civile, quello che mi hanno insegnato Francesco Rosi ed Elio Petri". Scritto da Stefano Rulli, Sandro Petraglia e De Cataldo, Romanzo Criminale "non corre il rischio di scimmiottare gli americani" chiariscono gli sceneggiatori. "Tutto il cast - continua Placido - ha voluto partecipare alla grandezza del romanzo ma anche alla tragedia che ha vissuto il nostro Paese. Mi sono commosso e sul set  ho pianto molte volte. In Italia abbiamo tanti scheletri nell'armadio che chiedono soltanto di essere raccontati". Romanzo criminale corre il rischio di far passare i protagonisti come eroi romantici: più che l'aspetto sanguinoso della vicenda, nel film emerge l'amicizia tra i componenti del gruppo. "Abbiamo lavorato per dare umanità ai personaggi - spiega Santamaria - perché la gente potesse identificarsi. Sono quattro disgraziati che piuttosto che andare a lavorare preferiscono fare i ladri". "L'idea geniale del libro è raccontare l'Italia dal punto di vista criminale" spiega Riccardo Tozzi, produttore del film con la  Cattleya. Poi Placido chiarisce: "I protagonisti sono mascalzoni, bisogna stare attenti a non farne degli eroi, ma più che preoccuparmi di narrare le loro gesta mi sono preoccupato di pensare di far sì che questa Italia ricordasse la strage di Bologna o la telefonata del brigatista che annunciava la morte di Moro. Si dice che il cinema civile è importante ma Un eroe borghese (il film che Placido diresse nel 1994, ndr) non ha avuto neanche un premio, ne hanno parlato male tutti i critici. Potete pure fischiarmi alla Mostra di Venezia ma io faccio quello che mi emoziona e lo faccio sempre in modo serio".  Tra i punti di forza del film, oltre agli attori, anche la colonna sonora, la cui canzone portante è I heard it thourgh the grapevine di Marvin Gaye rivisitata da Giorgia, e ancora Un'emozione da poco cantata da Anna Oxa, Another one bites the dust dei Queen, Shake your body di Kc The Sunshine band, La bambola di Patty Pravo, Sennome moro di Gabriella Ferri, Me 'nnamoro de te di Franco Califano, Io ho in mente te dell'Equipe 84 e Lady Marmalade di Patty Labelle. Romanzo criminale è stato mostrato in anteprima a Los Angeles: "Pensavo che presentare un film sui gansgter agli americani fosse come andare a vendere il ghiaccio agli eschimesi, invece è andata bene"