Dopo 145 film Philippe Leroy torna a teatro. Il  celebre attore francese è protagonista di The Looking Glass, scritto e diretto da Leonardo Petrillo. Dal 1° febbraio al 5 marzo, il Teatro dell'Orologio di Roma vede Leroy nei panni di un maestro che si confronta con l'allievo durante le prove di uno spettacolo teatrale tratto da Amleto, Re Lear e Riccardo III. Un faccia a faccia che è conflitto fra due generazioni, due coscienze, due modi diversi di intendere e fare teatro: l'allieva (Sylivia De Fanti) intende imparare unicamente le tecniche della recitazione, e non lo stile di vita che il maestro cerca di insegnargli. Prodotto da Thema Teatro e vincitore del Premio Internazionale Ennio Flaiano 2003, The Looking Glass segna il ritorno sulle scene di uno dei più carismatici attori francesi, protagonista sia sul set che nella vita. Nato nel 1930, esordiente sul grande schermo nel 1960 con Il buco di Jacques Becker, emigra poi in Italia per ragioni politiche. Nel nostro Paese si divide tra cinema di genere (Sette uomini d'oro, Milano calibro 9, Ragazza tutta nuda assassinata nel parco, Qua la mano, Il tango della gelosia) e ruoli scomodi (Il portiere di notte, L'occhio selvaggio, La svergognata). Sul piccolo schermo la sua notorietà si accresce con la partecipazione a storici sceneggiati quali La vita di Leonardo da Vinci (1972) di Renato Castellani e il Sandokan (1976) di Sergio Sollima, mentre il palcoscenico lo vede al fianco di registi del calibro di Giorgio Strehler e Bob Wilson.