Mentre un imponente movimento d'opinione è attivissimo sui social per spingere l'Academy a dargli finalmente questo benedetto Oscar  (è la sua sesta nomination in carriera), l'interessato fa spallucce: "I film non si fanno per gli Oscar". Salvo poi, in un sussulto diplomatico, chiarire: "Certo fa piacere vedere riconosciuto il tuo lavoro". L'interessato in questione è ovviamente Leonardo Di Caprio, come sempre impeccabile nel doppiopetto blu ma apparso vagamente compassato al fianco di Alejandro González Iñárritu durante la press conference romana di Revenant- Redivivo, film fresco di 12 candidature e da oggi in 500 sale italiane con 20th Century FoxIl film che potrebbe effettivamente regalare l'ambita statuetta all'attore, dopo le tante beffe del passato: "Quel che conta - ripete Di Caprio - è che i premi, se mai dovessero arrivare, aiutino il film ad arrivare alla gente e convincano gli studios a puntare di più su progetti di questo tipo, che sono vere e proprie opere d'arte".

Di Caprio interpreta Hugh Glass, figura mitica del folklore americano, tra i grandi esploratori della frontiera, di quel West che prima di diventare selvaggio era solo vergine: "Questo film è stato un viaggio fisico e spirituale che ci ha impegnati a fondo per un anno - dice l'attore -. E' stato un vero e proprio capitolo della nostra vita. Il modo in cui Alejandro e "Chivo" Lubezki hanno lavorato per questo progetto è stato qualcosa di unico, di epico, che ci ha immersi totalmente nella storia e nei suoi personaggi".

Revenant racconta l'inizio della leggenda di Glass, quando nel 1823 era un semplice cacciatore di pellicce al soldo delle compagnie di conciatori americani. Proprio durante una di queste spedizioni inizia la grande epopea del personaggio e la sua drammatica lotta per la sopravvivenza, in una natura meravigliosa e letale, tra uomini che possono essere fratelli ma anche coltelli. "Non esiste documentazione storica di questi avvenimenti - avverte Di Caprio - se non dai diari di alcuni esploratori e negli aneddoti degli indigeni. Quella di Glass è una storia che si racconta attorno a un fuoco. Una grande epopea di eroi, di avidi e di dominatori della natura". Quella natura che è il chiodo fisso di Di Caprio: "Il 2015 è stato un anno importante per me: oltre a questo film ho prodotto anche un documentario sul cambiamento climatico. E' incredibile che cosa si scopre non appena ci si sposta dai centri urbani ai luoghi più incontaminati della terra, dove un semplice grado in più può alterare equilibri millenari. Bisogna avere più coscienza anche se passi avanti sono stati fatti e il CO21 di Parigi è stata una tappa cruciale".