"Non mi sento perseguitato, ma credo che dietro alcune mie decisioni personali, dal 1985 in poi, ci sia stata molta confusione e incomprensione. Finalmente anche su questi aspetti della mia vita e del mio lavoro si potrà fare chiarezza". A parlare è Marco Bellocchio, al quale la Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro (in programma dal 25 giugno al 3 luglio) dedica quest'anno il 19° Evento Speciale. Al regista sarà reso omaggio con una retrospettiva completa delle sue opere (film, cortometraggi e documentari), realizzata in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, con una tavola rotonda e con la pubblicazione di due volumi, attraverso i quali si affronta per la prima volta anche il suo approccio psicanalitico alla Settima Arte e la collaborazione con l'analista Fagioli per Il diavolo in corpo. "E' stato un momento fondamentale della mia vita e della mia carriera, ma critici, giornalisti e chi in passato si è occupato del mio lavoro hanno sempre avuto la tendenza a trascurare questa parte delle mia filmografia. Tuttavia, le calunnie, i pettegolezzi e le stupidità dette sul mio conto sono andate via via scemando e non mi hanno di certo impedito di fare film. Oggi mi sento riconciliato con la critica, ma rivendico la mia posizione di ribelle e anti-istituzionale, vivo in un mondo che non mi piace e lo voglio dire". Bellocchio parla anche del legame che lo lega in modo particolare alla manifestazione pesarese: "Al festival avrei dovuto presentare la mia opera prima, I pugni in tasca, ma per un disguido tecnico la proiezione saltò e il film andò a Locarno". La pellicola verrà naturalmente riproposta all'interno della rassegna, che comprenderà anche il restauro di Il gabbiano del 1977. Bellocchio è attualmente impegnato con il montaggio del suo nuovo film, Il regista di matrimoni con Sergio Castellitto. "Purtroppo le riprese non sono ancora terminate - spiega il regista -. Il mio progetto si è sovrapposto con quello di Gianni Amelio e Castellitto è dovuto volare in Cina. Mi resta ancora una settimana da girare a ottobre e per questo posso escludere fin d'ora la mia presenza alla Mostra di Venezia. Mi dispiace molto, perché il festival è uno step importante nella promozione di un'opera. Sono in ritardo sulla tabella marcia, ma il film dovrebbe arrivare nelle sale a Natale". Interpretato anche da Donatella Finocchiaro, Sami Frey, Gianni Cavina, Maurizio Donadoni, Bruno Cariello, Il regista di matrimoni è prodotto tra gli altri anche da Rai Cinema e dalla francese Filmtel. Bellocchio non vuole ancora dire molto della storia, ma racconta che la vicenda ha inizio con "un regista, Sergio Castellitto, in crisi perché la figlia ha sposato un fervente cattolico catecumenale e perché gli tocca girare l'ennesima versione dei Promessi Sposi. Alla crisi si aggiunge un evento inaspettato, così decide di fuggire in un paesino della Sicilia e lì sarà decisivo l'incontro con un regista di matrimoni". Un video con le prime immagini del film sarà mostrato al pubblico di Pesaro nella serata del 2 luglio in Piazza Grande, prima della proiezione de La balia, film con il quale si chiude la Mostra.