Il centro storico di Perugia ha un nuovo cinema. Il PostModernissimo, ambizioso progetto che ha coinvolto gli antichi spazi del Modernissimo d'Essai riportandoli in vita dopo la chiusura nel 2000, è pronto a inaugurare una stagione di cinema e arte che coinvolge l'intera realtà cittadina in un progetto senza precedenti.La struttura, che si trova in Via del Carmine, nel cuore dell'animato contesto di Via della Viola, prevede due sale principali: la Sala Donati - dedicata alla famiglia che più di ogni altre ha creduto in questo progetto - da 159 posti e la Sala Visconti da 54. Entrambe attrezzate con proiettori 4K di ultima generazione, regaleranno agli spettatori una visione di livello superiore e una programmazione cinematografica dove convivranno le più interessanti novità del panorama mondiale, gli inediti in Italia, i titoli d'essai e tutto quel che in passato ha faticato a trovare spazio nelle altre sale della regione. Particolare cura è stata dedicata anche alla TerzaSala che, come la terza pagina di un quotidiano, è dedicata alla ricerca, alle retrospettive e agli approfondimenti sull'immagine in movimento. Dopo una prima inaugurazione riservata agli oltre 700 soci e raisers che hanno contribuito attivamente alla realizzazione del progetto - organizzata per martedì 16 dicembre, data del trentaseiesimo anniversario dell'inaugurazione del Modernissimo d'Essai di Serena Donati - le porte si sono aperte per tutti giovedì 18 dicembre. 
Sugli schermi subito una prima uscita di livello di un regista più che affermato, David Fincher con il suo  L'amore bugiardo - Gone Girl e l'esclusiva per Perugia della più recente fatica di uno dei giovani cineasti più interessanti del panorama mondiale, il canadese Xavier Dolan con Mommy, vincitore del Premio della Giuria allo scorso festival di Cannes. Partono subito anche le rassegne come "KinderKino", il momento pensato per gli spettatori più giovani del PostModernissimo, con Un gatto a Parigi, animazione francese di Jean-Loup Felicioli e Alain Gagnol. In programma da qui alla fine dell'anno, nella TerzaSala, ci saranno anche i film Is the man who is tall happy? An animated conversation with Noam Chomsky e Frank, oltre ad una retrospettiva su Xavier Dolan.La sala principale del PostModernissimo ospiterà anche un'esclusiva stagione teatrale e concertistica, sia con proposte legate al mondo del cinema (dalle sonorizzazioni live di film fino a spettacoli dedicati ai più influenti protagonisti della settima arte) che con eventi di livello internazionale realizzate in sinergia con altre realtà del settore già attive a Perugia. Tra i primi appuntamenti, la sonorizzazione live del film di Hitchcock Blackmail, organizzata con il British Film Institute in anteprima italiana (22 dicembre) e lo spettacolo di David Riondino che andrà in scena a gennaio inaugurando la rassegna teatrale curata per PostModernissimo dall'attore perugino Francesco Rossini. 
Subito attivo - con le installazioni ambientali di Francesco Ciavaglioli e Michele Santi - anche lo spazio espositivo Waiting Room che ospiterà ciclicamente diversi artisti, con l'obiettivo di dar voce a chi difficilmente ha trovato i giusti spazi per mostrare il proprio talento. Il PostModernissimo sarà anche un luogo di incontro e condivisione, con un piccolo Bistrò che verrà gestito in collaborazione con realtà del territorio come l'azienda biologica Il Lombrico Felice, la rete dei Vignaioli Resistenti umbri ed altre eccellenze in grado di offrire prodotti legati alla tradizione e al territorio.Cuore del progetto è l'Anonima Impresa Sociale Società Cooperativa, fondata da quattro perugini con esperienze importanti nel settore della cultura, del cinema e dello spettacolo: Giacomo Caldarelli, Ivan Frenguelli, Andrea Mincigrucci e Andrea Frenguelli. Insieme a loro una folta schiera di "soci sostenitori" che hanno aderito con entusiasmo alla campagna di azionariato diffuso inaugurata a fine agosto: quasi 100 persone hanno deciso di partecipare attivamente al progetto, sostenendolo con una quota di 100€ e diventando così parte attiva del PostModernissimo. Il crowdfunding, la raccolta fondi, ha coinvolto in poco più di 3 mesi oltre 600 persone, con quasi 1000 biglietti omaggio già assegnati. Una chiara dimostrazione che il primo cinema di comunità italiano è sorto nella città giusta, pronta a sostenere con forza un progetto volto a promuovere una nuova idea di arte e società, di formazione e partecipazione nel cuore del centro storico. C'è ancora tempo fino al 31 dicembre 2014 per sostenere l'iniziativa attraverso il crowdfunding mentre il tesseramento continuerà per permettere a tutti di accedere ai vantaggi riservati ai soci.