Joel Schumacher dice no alla logica dell'apparenza. "Il Fantasma dell'Opera ripropone lo stesso rapporto tra la bella e la bestia - spiega il regista alla presentazione romana del film, nelle sale dal 17 dicembre in 130 copie -. Nel musical di Andrew Lloyd Webber da cui è tratto, e ormai da quasi un secolo, incarna la rappresentazione degli aspetti più oscuri che l'uomo ha sempre ripudiato di sé". Purtroppo, denuncia Schumacher, viviamo ormai in un'epoca in cui l'imperativo della bellezza mette in ombra qualsiasi contenuto umano. "Una nuova età dell'oscurantismo", la definisce, "in cui regnano il collagene e il botulino". "La tendenza contemporanea a intervenire sul nostro aspetto fisico - mette poi in guardia - altro non è che la sublimazione di un disagio a vivere la nostra interiorità". Ed è proprio questo, invece, che vuole rivalutare il suo Fantasma dell'Opera: "Al di là delle musiche e della maestosità delle scenografie - dice Schumacher -, l'essenza di questo film è il triangolo drammatico e viscerale tra i protagonisti. La ragione che mi ha spinto a dirigerlo è stato il sacrificio che i tre compiono per amore".
Sceneggiato dallo stesso Schumacher insieme ad Andrew Lloyd Webber, Il fantasma dell'Opera si rifà all'omonimo romanzo scritto nel 1910 da Gaston Leroux. Campione di incassi nella versione teatrale che ha debuttato a Londra nel 1986, racconta la storia di un cantante dell'Opera di Parigi e del suo amore impossibile per un'attrice, al contempo corteggiata anche da un affascinante barone. La trasposizione cinematografica del musical, racconta Schumacher, ha avuto una lunghissima gestazione: "Webber mi chiese di portarla nello schermo addirittura 16 anni fa, dopo aver visto il mio Ragazzi perduti. Avevamo avviato la produzione ed eravamo in procinto di girarlo già nel 1990, ma il progetto è stato poi congelato per una serie di problemi personali". Del film si ricomincia a parlare nel 2002 su insistenze della nuova moglie di Webber: "Con lui eravamo ormai diventati amici - dice Schumacher -, eravamo entrambi d'accordo, ma ciascuno di noi ha posto una condizione: io l'assoluta libertà nella scelta degli attori, lui il fatto che fossero loro stessi a cantare sul set". Ne è risultato un cast giovane e di quasi emergenti, in cui il fantasma dell'opera Gerald Butler, eletto pochi giorni fa "il più sexy del web", è affiancato da Emmy Rossum nella parte di Christine e da Patrick Wilson in quella di Raoul.
"Girare un musical è tutt'altro che facile - spiega Schumacher -. Lavorare a Hollywood equivale a camminare sospesi su un filo: da una parte c'è il mercato, dall'altra l'arte". L'unico modo per "fregare" le major, dice, "è fare qualcosa di sufficientemente commerciale perché la genta lo vada a vedere, ma abbastanza artistico da farti stare a posto con la coscienza". Alle spalle del Fantasma dell'Opera, non a caso, una produzione indipendente coordinata dallo stesso Webber: "Ha guidato una vera e propria cordata - racconta Schumacher -. Per riuscire a realizzarlo è andato a raccogliere fondi in tutto il mondo". La sensazione più bella è stata infatti quella di "vederlo nascere": "E' un film ricchissimo nelle sceneggiature e nei costumi - spiega -, che ha richiesto un enorme impegno nelle prove e nella preparazione. Per questo, la sensazione più bella è stata quella di assistere a come i nostri sogni, pian piano prendessero corpo". Tanta, anche l'emozione per l'esordio al musical: "Come sempre, ho cercato di confrontarmi con generi ed esperienze nuove. All'inizio ero molto agitato, non sapevo come gestire la situazione. Ma questo fa parte della bellezza dell'intero progetto".
Del tutto innovativa, nel Fantasma dell'opera, la scelta di tradurre le canzoni del testo, adattandole in italiano. L'operazione, condotta per ottenere una maggiore penetrazione del film nei diversi mercati, è stata realizzata in molti degli altri 60 paesi in cui uscirà la pellicola. In Italia il doppiaggio è avvenuto sotto la supervisione dello stesso Andrew Lloyd Webber. L'autore del musical ha scelto in prima persona le voci dei cantanti a cui affidare i personaggi e ha poi seguito l'opera di traduzione attraverso due supervisor. "L'adattamento dei testi musicali è meraviglioso - ha poi commentato in una nota -. Proprio come se Il Fantasma dell'Opera fosse stato scritto in italiano". La 01 Distribution fa intanto sapere che in sala distribuirà anche una versione del film in lingua originale e con sottotitoli.