Trenta film negli ultimi due anni: tanti sono i titoli del nostro cinema "che affrontano da angoli molto diversi il tema dell'Altro", e che "servono come macchie di Rorschach per rivelare il modo di vedere e le idiosincrasie con cui l'occhio italiano guarda allo straniero". Ad annotarlo è la presidente di Filmitalia, Irene Bignardi, nel saggio "L'Altro nel recente cinema italiano", contenuto all'interno del nuovo numero della rivista "Economia della Cultura" (ed. Il Mulino), interamente dedicato alla Convenzione sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali adottata dall'UNESCO nel 2005 (e ratificata due anni fa dal Parlamento italiano): la pubblicazione sarà presentata oggi pomeriggio, 18 dicembre, presso la Regione Lazio nell'ambito di "In altre parole: una giornata per la diversità culturale", iniziativa realizzata dall'Associazione Italiana per la Diversità Culturale, l'organismo operativo della Coalizione Italiana per la Diversità Culturale (presieduta dal regista Ugo Gregoretti). Ma quali sono, nell'ultimo decennio, i film italiani che meglio hanno saputo trattare il tema complesso della diversità e dell'integrazione? La Bignardi fa molti nomi, e compila una guida tematica all'argomento: film più (Vesna va veloce, La sconosciuta) o meno noti (La Terramadre, tuttora inedito, il misconosciuto Come l'ombra), dove l'Altro è visto spesso come "nuovo eroe, fratello e immagine speculare di quei noi stessi che vediamo partire sulla nave Nuovomondo".