“Volevamo esplorare l'amicizia e la relazione tra Mike e Sulley, e ci siamo detti: perché non tornare indietro?”. Parola del regista Dan Scanlon, così è nato Monsters University, il prequel Disney-Pixar di Monsters & Co. - che uscì nelle sale italiane il 15 marzo 2002 – in arrivo al cinema il 21 agosto distribuito dalla Casa di Topolino in circa 700 copie. Protagonisti, ancora loro: il piccolo ciclope verde Mike Wazowski e il gigante peloso James P. Sullivan, detto Sulley, che ritroviamo matricole alla Monsters University con l'obiettivo di diventare spaventatori: il primo è un secchione, il secondo è dotato di natura, ma per entrambi sarà dura... “La storia è la parte più difficile e impegnativa – dice Scanlon – e in un prequel sai già l'epilogo - Mike fallirà - ma l'importante è creare una trama interessante”.
Sono passati 11 anni dall'originale Monsters & Co. e nel frattempo il panorama dell'animazione mondiale è cambiato radicalmente, la concorrenza alla Pixar, su tutti DreamWorks, s'è fatta spietata: “Facciamo i film che vogliamo fare – dice la produttrice Kori Rae –senza lasciarci distrarre da quelli degli altri: siamo concentrati sul nostro lavoro, una combinazione di film originali e nuove avventure dei nostri personaggi di successo”. In arrivo la prossima estate The Good Dinosaur di Bob Peterson, il regista di Up, e l'anno successivo Inside Out di Pete Docter, che aveva diretto proprio Monsters & Co. Ma qual è la giusta formula per tenere a bada i competitor? “Talento naturale e lavoro sodo: anche la Pixar deve fare come Sulley e Mike, l'importante è il team, il successo arriva con il lavoro di squadra”.
Tra le voci della versione italiana anche Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli, all'anagrafe cine-televisiva I soliti idioti, chiamati a interpretare il mostro a due teste Terri (Mandelli) e Terry Perry, compagno di squadra di Mike e Sulley: “Sì, un mostro a due teste come noi: se ci separiamo, moriamo, e infatti le voci sulla nostra separazione che qualcuno ha messo in giro sono false e tendenziose”, commentano. Prossimamente a teatro, Biggio e Mandelli non sono attualmente sotto contratto per un nuovo film, e derubricano a “sciocchezza” il progetto de I soliti idioti in vacanza a New York di cui parlò il produttore Pietro Valsecchi (presto porterà al cinema i comici Pio e Amedeo, NdR): “Non c'è mai stato nemmeno un soggetto, Pietro – dicono Biggio e Mandelli – è come un padre per noi, ma è un istrione, prendere o lasciare”.
Sulla partecipazione a Monsters University, Biggio definisce “Monsters & Co. una delle commedie meglio scritte di sempre, e anche qui ci sono cose geniali. Io li odio i cartoon, perché ho due figli piccoli e sono costretto a vedere di tutto, ma sono cresciuto con la magia di quelli Disney”, mentre per Mandelli le animazioni della Casa di Topolino “sono incastonate nel mio Dna”. Tornando ai Soliti idioti, Biggio parla di “saturazione: l'ansia di apparire, in video e non, ti rovina”, e concorda con Mandelli: “Ora aspettiamo la 100esima idea, quella buona, prima di tornare: è un privilegio che ci siamo conquistati”. In conto anche l'abbandono della volgarità di Ruggero e Gianluca De Ceglie, anche se i due precisano: “La nostra comicità non è basata sulla volgarità, ma è dissacrante, va contro l'ipocrisia, il politically correct su razzismo, omosessuali, Chiesa. Anche se Papa Francesco è rivoluzionario: oggi certi sketch sulla Chiesa non li potremmo più fare”.