"Per realizzare un sogno, prima devi capire dove stai sbagliando". E' l'insegnamento che viene lasciato a Mano, un adolescente alle prese con le prime esperienze della vita, amori, delusioni, fine di solide amicizie. La rivelazione dell'omosessualità del padre porta Mano a confrontarsi con un mondo che aveva sempre deriso e da bullo si ritrova vittima dei pregiudizi che prima derideva. Il solo sfogo è nella musica: la chitarra è la sua migliore amica, l'unica con la quale possa sfogarsi. Mentre il tempo scorre veloce, Mano cerca di capire quali sono effettivamente le cose che contano, le cose migliori del mondo...As Melhores cosas do Mundo è il terzo lungometraggio di Lais Bodanzky, a Roma nella sezione “Alice nella città” dedicata ai ragazzi. E' l'adattamento cinematografico della serie di libri Mano, scritti da Gilberto Dimenstein e Heloisa Prieto.
"E' stato realizzato - dichiara la regista brasiliana - sulla base delle ricerche condotte sugli adolescenti del mio paese. Sono curiosa di vedere come ora reagirete voi ragazzi che siete presenti oggi". Con lei il protagonista della pellicola Francisco Miguez, salutato da un caloroso applauso alla fine della proiezione per l'intensa interpretazione, e lo sceneggiatore Louiz Bologbesi, coinvolto con la Bodanzky in un progetto curioso: per far conoscere il cinema a chi non l'ha mai visto, allestiscono tendoni cinematografici nei posti più sperduti del Brasile.