Che non fosse più, non solo, un comico dissacrante, lo abbiamo capito nel 2011, quando ottenne la prima nomination da non protagonista al fianco di Brad Pitt in Moneyball – L'arte di vincere.
Si sono accorti di lui Tarantino prima (Django Unchained), Scorsese poi: solo in apparenza “orsacchiotto” al cospetto del “lupo” Di Caprio, è molto più che un'incontenibile spalla. E nella fiera degli eccessi il suo Donnie Azoff non molla di un millimetro.