Sette lungometraggi, di cui sei opere prime, alla 48esima Settimana Internazionale della Critica al Festival di Cannes. Selezione ristretta per "sottolineare la nostra specificità: presentare opere prime o seconde per definizione fragili", dice il delegato generale della Semaine, Jean-Cristophe Berjon.

In competizione, Huacho di Alejandro Fernandez (Cile, Francia, Germania), The ordinary people di Vladimir Perisci (Serbia, Francia), Lost Persons Area di Caroline Strubbe (Belgio), Adieu Gary di Nassim Amaouche (Francia), Sirta la Gal ba (Whisper with the wind) di Sharam Alidi (Iraq), Mal dia para pescar di Alvaro Brechner (Uruguay, Spagna), Altipiano di Jessica Woodworth e Peter Brosens (Belgio, Germania, Paesi Bassi), unica opera seconda, girato anche in Perù con lingua quechua.

Gli altri sei titoli concorrono per la Camèra d'or, che consacra la miglior opera prima di tutte le sezioni del festival, attribuita nel 2008 a Hunger di Steve McQueen.