“Vedo come avevo recitato e tornerei indietro per dire meglio le battute. Ero inesperta, ma allo stesso tempo ero sincera, cosa che comunque non ho perso. Oggi l’avrei fatta diversamente, ma avrei perso di spontaneità”. Parola di Maria Grazia Cucinotta che oggi ad Alice nella Città, in occasione dei venticinque anni dall’uscita in sala de I Laureati, esordio alla regia di Leonardo Pieraccioni, si è raccontata.

Nel cast del film, oltre alla Cucinotta, anche Rocco Papaleo, Gianmarco Tognazzi, Narciso Parigi e lo stesso Pieraccioni. Quella commedia toscana del 1995 vedeva protagonisti quattro trentenni fuori corso, che per diverse ragioni, dovevano assolutamente prendere la laurea. A dare un po’ di adrenalina alla storia vi era proprio la Cucinotta.

“Recitare è un lavoro che ti permette di capirti. Vivi tante vite e affronti la tua timidezza”, dice l’attrice divenuta famosa grazie alla sua interpretazione ne Il Postino di Massimo Troisi nel 1994. “Anche per quel che riguarda Il Postino  adesso lo farei diversamente quel ruolo. Ora sono più forte, ma mi sento sempre una principiante”.

E poi ancora: “E’ stata una grandissima fortuna conoscere Massimo Troisi. Mi ha insegnato a stare davanti alla macchina da presa e sul set, tutte cose che ancora mi porto dietro”.

E sui I Laureati: “Sono strafelice di averlo fatto. Quel film l’ho fatto davvero con estremo piacere e rivederlo mi emoziona ancora tantissimo”.

Stasera si terrà l’anteprima del film a La Nuvola, che poi sarà disponibile su Infinity dal 21 ottobre in questa versione restaurata.