Avrebbero voluto dirigere un film con Brad Pitt, ma nessuno lo ha voluto produrre. Il motivo? Il divo alla fine veniva decapitato. Loro sono i fratelli Joel ed Ethan Coen, ospiti insieme a Frances McDormand della serata dedicata al cinema americano che si è tenuta ieri sera all'Auditorium Parco della Musica di Roma e presentata da Mario Sesti e Antonio Monda. Brad Pitt avrebbe dovuto interpretare un aviere tornato a casa dopo la Seconda Guerra Mondiale. "Sapete - hanno spiegato i due registi - un film in cui i primi dieci minuti sono costruiti con sequenze mute e in cui Brad Pitt alla fine viene decapitato chi volete lo finanzi. Così come sarà difficile trovare i soldi per un film che abbiamo scritto lo scorso anno, e senza nomi famosi nel cast. Ma lo faremo, magari non sarà il prossimo, e sicuramente sarà a basso costo". I fratelli Coen, ha fatto sapere Sesti, potrebbero essere anche protagonisti di un incontro particolare, quello con i fratelli Taviani alla prima edizione del Festival di Roma, il prossimo autunno. Nella sala gremita era presente anche Paolo Taviani, con lui altri volti noti del cinema italiano. Laura Morante, Isabella Ferrari, Paolo De Maria, Marco Bellocchio, Paolo Virzì e molti altri. Sullo schermo sequenze dei film dei fratelli americani, Fargo, Il grande Lebowski, Arizona Junior, Barton Fink, L'uomo che non c'era, Crocevia della morte, Blood Simple. Ed è proprio con Blood Simple, il loro primo film datato 1984, che nasce il sodalizio professionale tra i fratelli Coen e la giovane Frances McDormand. "Quella parte doveva essere di Holly Hunter, ma lei era impegnata in una commedia a Broodway - ha detto Joel -. Frances viveva nella stessa casa di Holly, così le ha suggerito di presentarsi". E con Joel, Frances si è sposata. "Anche per questo - ha detto l'attrice - preferisco essere diretta da Ethan, con Joel ci vediamo già tanto durante la giornata". Se nei titoli di testa la divisione dei compiti sembra avere una propria suddivisione, sceneggiatura di entrambi, regia di Joel, produzione di Ethan, in effetti non è così. Come nel montaggio che compare sempre il nome di Roderick Jaynes. Un nome inventato, "perché era uno strazio vedere sempre i nostri". Una cosa tengono a precisare i fratelli Coen, "non facciamo film di genere, quando scriviamo pensiamo a delle storie".