Un Festival di Cinema ha sempre a che fare con il tempo e con il viaggio nel tempo. Questo è vero soprattutto per il Cinema Ritrovato di Bologna. Ogni prodotto cinematografico attraverso la sua storia, non solo quella diegetica, ma soprattutto quella retrospettiva, dialoga e appella ciascuno di noi in quanto soggetti simbolici, sottoposti ad una storia e ad una cultura.
Possiamo includere come elementi compositivi di tale Festival, termini quali restaurato, riscoperto, dimenticato, trascurato. Mi soffermo su quest'ultima parola che sembra definire perfettamente una delle tematiche della programmazione del festival 2012, giunto alla sua XXVI edizione.
Cominciando con l'epoca del muto, regista eccezionale, una donna, tra le prime celebrità di Hollywood, Lois Weber, che fu messa in ombra da colleghi quali DeMille o Griffith. Raoul Walsh, seppur oggetto di adorazione cinefila, solitamente considerato inferiore a Ford e Hawks, ha avuto la possibilità di essere rivalutato, grazie ad una ricca selezione, dai muti, ai primissimi e rari film sonori.
Un'altra figura trascurata: Alma Reville, che fu messa in ombra da uno dei più grandi registi di tutti i tempi, suo marito Alfred Hitchcock. Il talento di Alma è evidente, sia nei film in cui lavorò assieme al marito (come Murder!, capolavoro presentato anche nell'interessante versione tedesca Mary che si discosta notevolmente dalla versione inglese), sia in quelli che scrisse da sola, di cui tratterò in questo articolo.
Alma Reville non si limitò ad esercitare un'influenza rilevante e ampliamente riconosciuta sull'opera del marito A.H., ma coltivò la sua propria carriera cinematografica, prima e dopo il matrimonio, celebrato nel 1926. Iniziò come assistente al montaggio e segretaria di edizione, prima dei venti anni, e aiuto regista a venticinque. All'inizio degli anni Venti, quando incontrò il suo futuro marito, aveva una maggiore esperienza professionale rispetto a lui. Alma fu aiuto regista in The Pleasure Garden, il primo lungometraggio di Hitchcock, e durante il viaggio in nave che li riportava a casa dalla Germania, il regista le chiese di sposarlo. Alma collaborò a quasi tutti i film del marito, talora accreditata, talora in maniera più informale. Aveva un talento particolare per il montaggio e la struttura narrativa, qualità evidenti tanto nei film a cui lavorò con il marito, quanto in quelli che scrisse per altri registi, quali The Constant Nymph, The First Born e After the Verdict.
The Constant Nymph (GB, 1928, regia Adrian Brunel, con la supervisione di Basil Dean) è uno dei migliori film muti britannici, narra la storia di Lewis Dodd (Ivor Novello) giovane compositore trasferitosi in Tirolo a vivere con l'anticonformista famiglia del suo mentore musicale che però muore, obbligando le figlie a cavarsela da sole nel clima estraneo e soffocante della borghesia londinese.
La figlia più giovane del maestro Sanger, Tessa, e Lewis, trovano consolazione nella comune e appassionata aspirazione alla libertà che si esprime nella potente sinfonia romantica di Lewis, e nel loro tragico tentativo di sottrarsi all'inevitabile. Vi è in questo film una progressiva sensazione di “accerchiamento” tragico, effetto intenzionale del contributo di Alma Reville alla sceneggiatura, attribuita a Margaret Kennedy e Basil Dean, che avevano collaborato all'adattamento teatrale del romanzo. Il film è un film eccezionale sulle “false apparenze” a partire dalle chiacchere “false” e ipocrite della gente. Si può sottolineare nel film lo “sdoppiamento”, fra tentativo di libertà e la “gabbia” della ipocrisia, motivo che sarà assai presente in Hitchcock. Ma di maggior impatto e prolungata suspense, specialità di casa Hitchcock sono The first born (GB 1928, regia Miles Mander) adattamento di Miles Mander da un suo romanzo e opera teatrale, e After the Verdict (GB-Germania 1929, regia Henrik Galeen). The first born descrive l'ipocrisia dei ceti alti e la tensione tra conformismo e una morale più moderna. In questo film si riscontrano tratteggi che si ritroveranno in Suspicion (la “caduta” del quadro che rappresenta il padre di Lina) e in Vertigo, la scena della “caduta” nel vuoto dell'ascensore di Sir Hugo Boycott (Miles Mander) si rivedrà nel sogno angoscioso di caduta di Scottie Ferguson in Vertigo, è una caduta, per entrambi, nell'insostenibile, per Sir Hugo legata al pensiero che il suo primo nato sia un figlio illegittimo, per scoprire poi, alla fine del film, con una sequenza propriamente hitchcockiana, essere in realtà, lui, l'uomo che ha generato il bambino, anche se fuori dal matrimonio.
After the Verdict girato nell'estate del 1928 in una vera residenza signorile britannica, fu pensato per valorizzare l'attrice, Olga Tschechowa nella parte di Vivian, una campionessa di tennis (l'amore di Hitchcock per il tennis si riscontrerà nei film Easy Virtue e Delitto per delitto. Il tennis è legato al tema del doppio e al suo superamento tragico). Nel film infatti la protagonista, come sarà nel film Rebecca, rimarrà vittima dell'ossessione di un'altra donna, legata al protagonista maschile Clive (Warwick Ward) suo amato, durante il suo soggiorno in India.
Quando la donna viene trovata morta, i sospetti si concentrano su Clive, ma la sapienza della sceneggiatura consente un andamento sempre sospeso, “irrisolto” della detective story. Il film fu lodato per la recitazione e l'ambientazione e per la splendida cornice del parco inglese che chiude in dissolvenza finale su una Leicester Square notturna, ma il suo merito principale è la prolungata suspense che attiva la durata del conflitto, così dilatato, e ciò mette il pubblico nell'“azione”, facendolo partecipare al film, ma anche perturbandone le certezze. La suspense in questo film è già un mezzo poetico di “intensificazione”, per fare battere il cuore più forte allo spettatore.
Alma Reville adattò la sceneggiatura da un popolare romanzo di Robert Hichens, futuro autore di Il caso Paradine, da cui Hitchcock avrebbe tratto il film omonimo.
La lucidità e la profonda comprensione del cinema, portarono beneficio all'opera del marito, ma attraverso queste riscoperte del Cinema Ritrovato, si evince che la genialità narrativa di Alma Reville fu molto importante per il famoso Hitchcock's touch.