"Non ho mai scritto un film per provare qualcosa. Quando raggiungi una certa età, sei inevitabilmente pervaso da un senso di sofferenza. Io non voglio mostrare altro se non questo e proprio per questo ho girato il film interamente in un appartamento. Non mi interessava ritrarre la sofferenza all'interno di una stanza d'ospedale, perché credo sia qualcosa che abbiamo già visto e rivisto: a conti fatti, comunque, sono davvero contento di aver fatto un film semplice". Sette volte in competizione ufficiale, Palma d'Oro nel 2009 per Il nastro bianco, Michael Haneke porta stavolta in Concorso Amour, struggente film da camera interpretato da Jean-Louis Trintignant (tornato al cinema dieci anni dopo l'ultima prova) ed Emmanuelle Riva, con la partecipazione di Isabelle Huppert, acclamato questa mattina alla proiezione per la stampa internazionale e acquistato per l'Italia da Teodora Film. 
George e Anne sono marito e moglie ottuagenari, insegnanti di musica in pensione. Una vita trascorsa fianco a fianco, poi Anne subisce il primo di due attacchi. La malattia metterà a dura prova il loro legame. "Sono tornato a fare un film per il cinema solo perché Haneke mi ha offerto questo ruolo - dice Trintignant -. Amo maggiormente il teatro perché sul palcoscenico non vedo me stesso. E credo che questo sia il primo film che ho fatto in cui sono felice di potermi rivedere". Sulla stessa lunghezza d'onda Emmanuelle Riva, che nel film ha dovuto affrontare una prova durissima, con il corpo semiparalizzato, in un inesorabile viaggio verso la morte: "Ho avuto enorme fiducia in Haneke, sapevo che ogni passaggio difficile del film non sarebbe stato gratuito, ma rilevante", dice l'attrice, che conclude: "Il percorso che abbiamo fatto insieme per questo film è stato tutt'altro che difficile: ogni mattina correvo sul set e ogni notte dormivo nella roulotte".