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(Cinematografo.it/Adnkronos) - La Terra degli uomini rossi - Birdwatchers, è questo il titolo dell'opera con la quale il regista italo-cileno Marco Bechis, sarà in concorso alla 65esima Mostra del Cinema di Venezia. Il film, che racconta l'estinzione dei Kaiowà, antica tribù del Sudamerica, "è dedicato a Enrique Ahriman, mio amico e maestro, morto nel 2002 a Buenos Aires. Enrique era un artista poliedrico - spiega il regista- ma le opere a cui più teneva eravamo noi, i suoi amici". Ed è stato proprio Ahriman, a "portare" Bechis sulla strada degli "Uomini Rossi": "Mentre se ne andava, lentamente, parlammo molto del più grande genocidio della storia umana, la Conquista dell'America". E' durante un viaggio a Dourados, nello stato brasiliano del Mato Grosso do Sul, che Bechis ricorda di aver capito che "il film che volevo fare aleggiava in quei luoghi, ma il problema era "come" fare il film, con quale linguaggio cinematografico, con quali stratagemmi. Il problema principale era la scelta degli attori: quali attori professionisti avrebbero potuto interpretato quelle storie?". "La risposta arrivò fulminea un pomeriggio, durante una riunione con alcune autorità del governo - spiega il regista italo-cileno - gli uomini e donne indigeni che parlavano a gran voce con le autorità di Brasilia, possedevano un'arte retorica sofisticata, sapevano parlare in modo convincente e controllavano le parole e il corpo in modo sorprendente. Avevo trovato gli attori. Da quel momento in poi ho sempre saputo, con assoluta certezza, che il film sarebbe divenuto realtà solo se fossi riuscito a fare di quegli indigeni gli attori protagonisti del film. Senza di loro, il film non avrebbe avuto senso". Sono quindi i Kaiowà i veri protagonisti del film, di loro il regista dice che stanno "soffrendo terribilmente per la perdita quasi totale delle loro terre, disboscate e usurpate da allevatori e coltivatori di tè a partire dalla fine dell'800. Le loro comunità vivono ammassate in anguste riserve istituite dal governo ai margini delle città: piccoli appezzamenti di terreno simili a bindonville, completamente circondati da ranch e piantagioni. Questi minuscoli fazzoletti di terra non sono sufficienti a sostentarli attraverso la caccia, la pesca e l'agricoltura tradizionali". Negli ultimi vent'anni, sono oltre 517 i giovani Kaiowà che si sono suicidati, "molti erano ragazzi. La più giovane, Luciane Ortiz, aveva solo 9 anni. Stanchi di aspettare l'intervento delle autorità - aggiunge Bechis- da alcuni anni le comunità hanno cominciato a rioccupare le loro terre sfidando le violente reazioni dei fazendeiro e dei loro sicari, assoldati per intimidire, picchiare, uccidere. Spesso, i leader delle comunità che rioccupano i loro territori vengono uccisi brutalmente sotto gli occhi dei famigliari". Oltre alle popolazioni indigene del luogo, a recitare in Birdwatchers ci sono l'italiano Claudio Santamaria, nel ruolo dello "Spaventapasseri", il brasiliano Matheus Nachtergaele, tra gli interpreti più celebri in patria, e Chiara Caselli, ultima interprete ad aver conquistato Antonioni, in Al di là delle nuvole.