“Due tamarroidi per il pubblico tamarro”: il produttore Pietro Valsecchi sintetizza così l'operazione commerciale che segna il trasloco dal piccolo al grande schermo del duo comico composto da Pio e Amedeo. Le due Iene arrivano in 437 sale giovedì 20 marzo (Medusa) con la commedia Amici come noi, girata tra Foggia, Milano e Roma con una trasferta ad Amsterdam. La lavorazione lunga otto settimane di riprese è costata 3 milioni di euro e include una sequela di sketch ormai “rodata” in tv.
“La battuta – spiega Pio – vive di spontaneità, per questo la difficoltà maggiore che abbiamo incontrato sul set è stata quella di doverla rifare”. Alla pressione per il debutto al cinema si aggiunge l'inevitabile confronto con Checco Zalone e con il duo formato da Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli, che Taodue ha trasformato in fenomeni al botteghino. “Siamo una scommessa improbabile… e dopo Checco è impossibile fare paragoni – spiega Amedeo – sarebbe come andare con una donna dopo che è stata con Rocco Siffredi: te la devi giocare sul romanticismo e puntare sulle coccole. Speriamo di fare anche solo un decimo dei suoi incassi. I soliti idioti, invece, sono una maschera, mentre noi restiamo immersi nella realtà, infatti i personaggi hanno i nostri nomi. Abbiamo un nostro stile, che linguisticamente potrebbe essere simile a quello di Zalone, e ci lega un'amicizia dall'età di 10 anni. Nessuno crede che abbiamo una foto delle nostre mamme al reparto maternità dell'ospedale quando siamo nati: prima o poi la mostreremo a tutti, pure noi l'abbiamo scoperto solo quattro anni fa”.
Il film, diretto da Enrico Lando, racconta la storia di due compagni di mille avventure che cercano di sbarcare il lunario con un'impresa di pompe funebri a Foggia. Intanto Pio è alle prese con i preparativi per le nozze con Rosa, maestra elementare. “Per me è stata una sfida meravigliosa – confessa Alessandra Mastronardi, che la interpreta – non avevo mai fatto una commedia del genere e volevo provarci, giocare con loro e puntare sull'allegria”.
Guest star d'eccezione della pellicola sono i Modà, “per un grande balletto in stile Hollywood voluto da Valsecchi”, precisa Pio. E Amedeo aggiunge : “Siamo amici di Checco dai tempi di Telenorba, quando per una gag gli facevamo vendere i cd porta a porta. Non credo che una scena così, in cui si ridicolizza, l'avrebbe mai fatta per qualcun altro che non fossimo noi”.
Improvvisazione e irriverenza, marchi di fabbrica de Le Iene, hanno “colpito” anche il regista Premio Oscar Paolo Sorrentino, che non ha però gradito lo scherzo a Los Angeles: “Ci è rimasto male – spiega Pio – perché forse non è abituato ad essere uomo di spettacolo e si aspettava Leonardo Di Caprio, ma sapeva del nostro arrivo e varie volte ci ha dato buca, così ci siamo vendicati. Da allora non l'abbiamo più sentito ma noi vorremmo prendere una pizza con lui e ovviamente paghiamo noi”.