Presso l'università LUISS “Guido Carli”, si è svolta la presentazione del libro di Dario Viganò La maschera del potere. Carisma e leadership nel cinema, pubblicato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo. Ha introdotto la presentazione, raccontando l'essenza di questo importante testo, Michele Sorice, (direttore del CMCS “Massimo Baldini” LUISS Guido Carli) che tratta un tema molto particolare come la Leadership politica, ponendo l'attenzione sulla centralità affrontata dall'autore sul tema delle “maschere” – secondo l'accezione greca del termine – intese come i personaggi che nel cinema hanno interpretato i ruoli del potere. La parola è successivamente passata a Emiliana De Blasio,(coordinatore CMCS “Massimo Baldini”) che ha moderato la presentazione a cui hanno preso parte professionisti di diversi settori: Emilio Carelli (giornalista); Paolo del Brocco (amministratore delegato Rai Cinema); Guido Gili (ordinario di “Sociologia dei processi culturali e comunicativi” presso l'Università del Molise); il Senatore Roberto Di Giovan Paolo (membro della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani) e l'attore Simone Montedoro.
Dopo la proiezione del video che ha illustrato scene estrapolate da famosi film, che hanno affrontato la tematica del leader politico - da Il grande dittatore a Invictus fino a fino a Evita e I due presidenti - si sono alternati i diversi punti di vista degli ospiti. Guido Gili focalizza il suo intervento partendo dall'evocazione del titolo stesso del libro, introducendo il concetto di potere come dimensione sociologica intrinseca costitutiva di tutte le relazioni sociali, affermando che la supremazia del potere è ovunque anche nelle relazioni che comunemente si affrontano nel quotidiano. Pone inoltre l'accento sulla cinematografia che nel tempo ha rappresentato la varie forme del potere, in particolare il cinema americano, in cui il leader è ritratto non solo secondo la sua maschera di personaggio politico, ma si arriva a toccare anche lo stato emotivo, con tutte le sue paure e le sue fragilità annesse, per non trascurare la dimensione umana.
Viceversa, Paolo del Brocco, da professionista dell'industria cinematografica, ha evidenziato il potere che il mezzo cinematografico ha sul pubblico, vista la forte potenza attrattiva e essendo una finestra sul mondo in grado di offrire una visione privilegiata della nostra Storia. Esempio? Romanzo di una strage. La vita del leader istituzionale è una vita pubblica la sua figura implica così una maschera di cui il cinema è senza dubbio il narratore più importante.
Emilio Carelli ha successivamente affrontato il tema del potere dal punto di vista dei media, sottolineando il pericolo insito nel tentativo della politica di controllare i media. Successivamente, il senatore Roberto di Giovan Paolo  seguendo gli approcci affrontati dai precedenti ospiti,ha evidenziato la figura del leader in rapporto fra cinema e media, soprattutto la necessità di raccontare il leader non solo con la crudeltà riservata ai politici come Nixon, ma anche nelle loro fragilità e nelle loro passioni.
Conclude l'attore Simone Montedoro, sottolineando la potenza educativa del cinema e in particolare, la sua capacità di far conoscere la storia e i suoi eroi, di cui il mondo contemporaneo ha sempre più bisogno.