(Cinematografo.it/Adnkronos) - Amos Gitai torna alla Mostra del Cinema di Venezia Fuori Concorso con Disengagement (Disimpegno) e spara a zero sull'Istituto Luce e sull'authority televisiva israeliana, colpevoli entrambi "di non aver rispettato gli accordi economici presi per il finanziamento del film". Durante la conferenza stampa di presentazione del film (che, a detta di Gitai, avrebbe dovuto essere distribuito dal Luce), il regista ha ironizzato anche sul diverso trattamento riservato dall'Istituto Luce ad altre pellicole presenti alla Mostra di Venezia, prima fra tutte Le ragioni dell'aragosta di Sabina Guzzanti. "Sembra che per i film l'Istituto Luce non abbia gli stessi fondi che per le belle feste sulla spiaggia davanti all'Hotel des Bains, dove mi dicono ci fosse addiritutra il dj arrivato da Londra", ironizza il regista riferendosi al party di ieri sera organizzato per il film della Guzzanti. Poi più serio attacca: "Non è pensabile che solo i francesi soddisfino gli impegni presi e gli italiani possono farla franca", ha aggiunto il regista che ha annunciato la sua partecipazione domani a Roma al pranzo di Shimon Perez con Romano Prodi e Walter Veltroni: "Spero di avere già domani delle risposte su cosa aspettarmi dalla prossima conferenza per la pace in Medio Oriente. Sono felice che abbiano invitato anche un regista a questo pranzo. Ma io non credo che dobbiamo rendere i politici disoccupati per far fare politica ai registi".