"Non farò il seguito dell'Ultimo Bacio". Intervistata dal Gr1 della RAI, Giovanna Mezzogiorno esclude una sua partecipazione al sequel del fortunato film di Gabriele Muccino. "Non credo ci sarò", spiega al microfono di Antonio D'Olivo, "Personalmente ho qualche dubbio sui sequel. Soprattutto per un film come L'ultimo bacio che è rimasto così profondamente radicato nell'immaginario collettivo. Quando mi hanno parlato di un seguito ho avuto subito qualche dubbio. Ma avendo una grandissima stima per Gabriele Muccino ho chiesto di leggere un trattamento del film, perché ritengo professionale conoscere la storia. Purtroppo quello che ho letto non mi ha convinto, e non mi è piaciuto lo sviluppo del mio personaggio". E se alla base del rifiuto ci fosse la presenza nel cast del suo ex storico, Stefano Accorsi?: "Io e Stefano siamo stati insieme 10 anni fa! Ho una stima enorme per lui: ammiro il suo talento e la sua capacità di attore. Mi sarebbe piaciuto lavorare con lui in questi anni, ma non c'è mai stata l'occasione. Mi avrebbe fatto piacere ritrovarlo in questo film ma io faccio le mie scelte autonomamente. Dunque se non è questa volta sarà la prossima". E sul film che ha da poco finito di girare, Vincere di Marco Bellocchio: "Abbiamo finito le riprese ad agosto. Non ho visto nulla, non è mia abitudine. Mi piace vedere il film finito e montato. E' stato un lavoro intenso, e sia io che Marco (Bellocchio, ndr) ci abbiamo messo l'anima. La storia è quella di Ida Dalser che è stata la prima moglie non ufficiale di Benito Mussolini; si erano conosciuti quando lui era ancora giornalista all'Avanti: poi lui l'ha abbandonata con un figlio molto piccolo, per sposare Rachele. Lei però non ha mai accettato questo abbandono e ha pagato duramente questo rifiuto, questa separazione. E' una storia molto drammatica e poco conosciuta. Calarmi in questo personaggio e' stato difficilissimo. Sicuramente il piu' complesso della mia carriera." Com'è lavorare con Marco Bellocchio? "E' molto protettivo con gli attori, e spesso ci vedevamo la domenica per discutere delle scene, dei dialoghi." Il futuro di Giovanna è con Riccardo Scamarcio ne La prima linea, un film sul terrorismo diretto da Renato De Maria: "E' un'opera molto delicata e difficile, ma la sceneggiatura è ottima, molto corretta, assolutamente non a favore dei terroristi: non li esalta, non li rende eroi. Il film è prodotto da Andrea Occhipinti e la sceneggiatura è scritta da Sandro Petraglia: due nomi due garanzie." Il suo ruolo?: "Io sono una terrorista, Susanna Ronconi e Scamarcio è Sergio Segio. Non a caso in questo periodo sono immersa in letture sugli anni '70, un'epoca che conosco poco, anche se sono nata nel 1974". Infine due parole sulla sua esperienza con Wim Wenders (Palermo Shooting):" E' una persona straordinaria, un vero padre. Essere sul set con lui è andare al di la' del cinema. Con Wim entri nel cinema, nell'architettura, nella fotografia, nella musica. I suoi lavori sono scritti quasi tutti intorno alla musica. E' un artista che ti fa fare un viaggio a 360 gradi".