I personaggi sono giovani (un gruppo di studenti universitari), l'ambientazione vacanziera (un campeggio di Otranto): eppure Oltre il mare, opera prima di Cesare Fragnelli in uscita il 30 settembre distribuito da Microcinema, si smarca presto dagli stereotipi della commedia giovanilista. C'è spazio anche per altro: l'amicizia, i sentimenti, l'incoscienza di una vita “al massimo”, il rapporto con i genitori e, più in generale, gli “adulti” (interpretati da Cosimo Cinieri, Paolo Sassanelli e Marit Nissen). Fino alla perdita dell'illusione dell'immortalità. Gli ingredienti di una storia valida ad ogni latitudine: “I protagonisti del film potrebbero vivere anche a Milano, a Roma, a New York: l'amicizia che li lega è un sentimento universale”, spiega Fragnelli, già autore di cortometraggi premiati in giro per il mondo (L'oro rosso, Remy Award al WorldFest di Huston): “Oltre il mare fotografa i ventenni di oggi: appassionati, spudorati, confusi”. Una fotografia che mette a fuoco stati d'animo contrastanti: “Volevamo che il film fosse una commedia drammatica dove, così come nella vita, si attraversano toni opposti in pochi secondi”, racconta Alessandra Recchia, che con Fragnelli ha scritto il film ambientandolo, con la complicità dell'Apulia Film Commission, nella “loro” Puglia, e immaginando un gruppo di ventenni che – dietro inflessioni e cadenze locali – rivelano desideri, sogni e turbamenti che possono essere compresi dai loro coetanei di tutto il mondo.
A dare corpo e voce a questi tredici personaggi – un campionario di umanità ben assortita e di ogni estrazione – un cast di giovani attori e attrici, chi più affermato (Nicola Nocella, già “figlio più piccolo” per Pupi Avati), chi in rampa di lancio come Alessandro Intini, noto al pubblico tv di Montalbano e Distretto di polizia, che sottolinea il “coraggio” del regista nel “dare spazio a volti nuovi, spesso poco conosciuti: una cosa piuttosto rara nel cinema italiano di oggi”.