"Social are the new muretto, discoteca, piazza". Li descrive così la regista Michela Andreozzi che nel suo nuovo film Genitori vs Influencer, dal 4 aprile in prima assoluta su Sky Cinema Uno e disponibile on demand e in streaming su NOW, ha deciso di raccontare il mondo dei social e soprattutto l'incontro e lo scontro tra due generazioni, anzi tre. 

Per rimanere in tema, anche nella terminologia: boomer (ovvero over cinquantenni), generazione z (quella dei nati tra il 1997 e il 2012, giovanissimi che non hanno conosciuto un mondo senza tecnologie) e i così detti millennials (quelli diventati maggiorenni nel nuovo millennio, molto globali e sempre connessi). A rappresentare le tre categorie: Fabio Volo (anche detto "Je suis Padre Trombone"); la giovanissima Ginevra Francesconi (qui nei panni della figlia di Volo) e infine Giulia De Lellis, nota influencer nel film e nella vita con i suoi 5 milioni di followers.

Nel cast anche Nino Frassica, Massimiliano Bruno, Paola Minaccioni, Emma Fasano e la stessa Andreozzi, nel ruolo di una madre diseducativa che difende il proprio figlio a priori.

"Racconto un padre che vuole proteggere sua figlia dal diventare un influencer e finisce per farlo suo malgrado - dice la regista-. Mi ero sempre occupata del tema delle madri e mai dei padri. Qui descrivo quel passaggio meraviglioso e terribile che è l'adolescenza, nel quale si rompe il cordone ombelicale tra genitori e figli, e parlo dei social che ormai fanno parte ormai della nostra vita". 

Ma Volo, come il professore di filosofia che interpreta nel film, considera gli influencer "fuffa mischiata con il niente"? "L'influencer è un lavoro meraviglioso- risponde-. Poi lo si può fare sui social o, come faccio io, in radio. E' il messaggio che viene veicolato a fare la differenza. Si possono dare informazioni sui libri, su come nutrirsi e via dicendo".

Ginevra Francesconi definisce i social "un mezzo di comunicazione potentissimo". Mentre Giulia De Lellis li paragona alla televisione: "Una storia su Instagram può avere tante visualizzazioni quanto lo share di un programma tv in prima serata".

Giulia De Lellis in Genitori vs Influencer

Hashtag, blastare, shitstorm, challenge e così via: sono tanti i termini social presenti nel film. "Ci siamo divertiti a intrecciare la realtà con il macro linguaggio di questi nuovi mezzi di comunicazione", dice la regista, che poi precisa: "E' stato naturale usare questa terminologia e ci siamo divertiti poi a spiegarla".

Altro termine molto in voga è haters ovvero quegli odiatori di professione, con le dita sempre pronte sulla testiera per digitare le peggiori malignità. Ne avete? "Certo. Talvolta i commenti negativi mi condizionavano la giornata, ma spesso vengono anche da profili fake", risponde la Andreozzi. E Giulia De Lellis, che di haters nel web ne ha parecchi, racconta: "Io li evito da vent'anni. Cerco di nutrirmi di altri sentimenti e mi lascio confortare dalle persone che mi sostengono". 

Michela Andreozzi sul set

Poi Volo (da bravo boomer) commenta: "Io ho iniziato a essere insultato con i fax, poi con le mail, e poi ancora attraverso facebook, twitter e instagram. Le prime volte ci rimanevo male, poi ti ci abitui. Io non dò peso né agli haters, né a chi esalta. Entrambe le cose sono pericolose e ti allontanano dal tuo baricentro". Infine Frassica dice scherzando: "Gli unici haters che conosco sono Heather Parisi".

Nel film tanti accenni anche al mondo della televisione con Le Iene condotto da Alessia Marcuzzi e Nicola Savino e con Live – Non è la d'Urso di Barbara D'Urso. "Sono stati davvero generosi nel condividere il proprio lavoro e le loro trasmissioni", dice la Andreozzi.

Da sempre attenta al mondo femminile (l'ultimo film che ha diretto è stato Brave ragazze), la regista sottolinea che le donne devono ancora combattere tanti pregiudizi.

"Viviamo in un mondo nel quale Chiara Ferragni allatta la figlia in una storia su Instagram e le viene commentato sotto: copriti! Abbiamo perso la libertà di adempiere alle nostre funzioni biologiche al ristorante. Se non stai con nessun uomo è perché non ti piacciono gli uomini, quando magari sei single ed è perché non vuoi stare con nessuno. C'è un retaggio culturale di cui dobbiamo farci carico".

E, a proposito di parità di genere, c'è un posto nel quale le quote rosa non servono. Spiccano le donne nella classifica annuale degli Influencer (Giulia De Lellis è al quinto posto). Come mai? "Abbiamo tanti argomenti che ci legano: il make up, i capelli, la cura personale, l'abbigliamento", risponde la De Lellis. Infine, nel film c'è anche un breve accenno al revenge porn. "Ho voluto sottolineare che basta poco per ferire e segnare un cammino di crescita", conclude la Andreozzi.