Un cult della fantascienza, tre giganti della sperimentazione elettronica: è Music for Solaris, concerto per musica e immagini nato dalla collaborazione di Ben Frost e Daníel Bjarnason con Brian Eno, che verrà presentato dal Romaeuropa Festival con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in data unica domenica 20 novembre all’Auditorium Parco della Musica.

Tutto nasce dal celebre film di Andrej Tarkovskij Solaris a sua volta basato sull’omonimo romanzo di uno scrittore visionario come Stanisław Lem. E’ da qui che sono partiti l’australiano Ben Frost, uno dei più incredibili talenti e degli indiscussi protagonisti della scena elettronica contemporanea, capace di spaziare dal minimalismo classico al punk rock e al post-industrial; Brian Eno, padre indiscusso della musica ambientale e uno degli esponenti più autorevoli del minimalismo americano; Daníel Bjarnason, compositore versatile che può vantare collaborazioni con le orchestre più prestigiose e con artisti del calibro di Sigur Rós.

Il viaggio dello psicologo Kris Kelvin, protagonista di Solaris, diviene nelle loro mani un affondo nei contrasti della psiche umana, quasi a porre l’accento su quella volontà di Tarkovskij di eliminare il più possibile dal suo film gli elementi caratteristici del genere fantascientifico, e creare un paesaggio familiare, immediatamente riconoscibile dallo spettatore.

L’esecuzione musicale di Frost (chitarra elettronica e laptop), Bjarnason (direzione orchestrale e piano preparato) e, per l’occasione, dell’Orchestra di Santa Cecilia, procede in parallelo alle elaborazioni video di Brian Eno e Nick Robertson che utilizzano immagini tratte dal film ritagliandone i volti degli attori o distorcendole in colori astratti. Un invito a porci all’ascolto del nostro stesso io perché, come titola il primo brano di Music for Solaris: We don’t need other worlds, we need mirrors.