Franco Nero debutta nella regia. E lo fa in nome della sua grande passione per il jazz con un film, Forever Blues, che è anche un grido d'aiuto nei confronti dei bambini maltrattati. Prodotto e interpretato dallo stesso Nero, insieme a Paola Saluzzi e al piccolo Daniel Piamonti, il film - in uscita nelle sale italiane il 17 marzo distribuito da Moviemax - racconta la storia dell'incontro tra un trombettista disilluso e un ragazzino reso muto dalle violenze subite dal padre. In lui Luca (Nero) ritroverà la voglia di vivere, mentre Marco (Piamonti) troverà il papà che non ha mai avuto e la forza di uscire dal suo isolamento. "Per il mio personaggio mi sono ispirato a uno dei film che ho amato di più nella mia infanzia, Da qui all'eternità con Montgomery Clift nel ruolo del trombettista" racconta il neo-regista. "Quel film insieme a I giovani arrabbiati, dove era Richard Burton a suonare la tromba, mi ha trasmesso la grande passione per il blues". Per questa sua opera prima, l'attore ha potuto contare sulla consulenza di "un grande maestro come Michael Supnick, un musicista di Boston trapianto in Italia". Ma Forever Blues non parla solo di musica, ma affronta temi universali come l'infanzia violata: "Anche in questo caso mi ha aiutato l'esperienza - continua Nero -. Quando sono venuto a Roma ho cominciato a lavorare in una comunità per bambini con problemi familiari". L'attore si prepara ora a dirigere il suo secondo film: "L'angelo, il bruto, il saggio. Gli implacabili e io interpreterò l'angelo. Sarà uno spaghetti western, gireremo in Spagna, nel villaggio che utilizzò Sergio Leone per i suoi film in Almeria. Un film che farà pensare, perché sarà dalla parte degli indiani".