“Bisogna parlare di ciò che si conosce e in questo momento della mia vita conosco molto bene questa realtà”. La realtà è quella di un padre di famiglia quarantenne un po’ in crisi e chi la sta vivendo è Francesco Mandelli.

Adattamento dell’omonimo best seller di Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione (edito da Einaudi), il nuovo film (dopo Bene, ma non benissimo e Appena un minuto) del neoconduttore di Honolulu, al suo ritorno in tv dopo ben dieci anni nei quali aveva scelto di lasciare il piccolo schermo, racconta la paternità con un linguaggio fresco come quello del web.

“Lessi il libro di Bussola tre anni fa- racconta Mandelli-. Da padre l’ho trovato stupendo. È leggero, ma al tempo stesso toccante. Con spontaneità e con semplicità ci mostra alcune emozioni che tutti proviamo”.

Protagonisti sono Matteo (Alessio Vassallo), un fumettista quarantenne, spesso costretto a fare il  mammo, e sua moglie Paola (Ilaria Spada), una scrittrice di successo, che lavora tanto e trascura le sue tre figlie piccole. Un quadretto familiare sul lago di Bracciano che sarà messo ancora più a dura prova dall’arrivo di una vecchia conoscenza di Matteo, una donna in carriera che vive a Parigi (Tess Masazza), e dall’entrata in scena di un addestratore di cani (Giordano De Plano).

Notti in bianco, baci a colazione
Notti in bianco, baci a colazione
Notti in bianco, baci a colazione
Notti in bianco, baci a colazione

“Oggi restare in coppia è una scelta coraggiosa. Mandelli ha messo a nudo una coppia con i suoi problemi reali, logistici ed economici. Qui interpreto un mammo, anche se questo è un termine abusato. Siamo abituati male e viviamo in una società in cui le donne fanno tutto: cucinano, puliscono, portano i figli a scuola e così via. Oramai i ruoli si sono sovrapposti. Non esistono i papà e le mamme, ma i genitori”, dice Alessio Vassallo.

E Ilaria Spada: “Mi sono innamorata di questa storia. Ne sono rimasta affascinata e ci ho ricollegato molto la mia maternità. Interpreto una mamma vera con tutto il suo senso di inadeguatezza. Il tragicomico fa parte della quotidianità di una famiglia. C’è del surreale in quasi tutte le giornate. Paola è un personaggio reale ed esistente. Ovviamente ci ho messo anche del mio e comunque siamo accomunate dalle nostre fragilità. Questo è un film che porta un bel messaggio e va controcorrente”.

E poi Mandelli: “La vita non è fatta di storie eccezionali. Ogni tanto bisogna rifare la scelta del contratto familiare oppure decidere di non farlo. Questo ci rende più consapevoli. Non è importante come finisce qualcosa, ma come uno sceglie di finirla”.

Evento di pre-apertura della Festa del cinema di Roma, il film uscirà nelle sale il 21 ottobre distribuito da Altre Storie.