"E' stato il primo film prodotto dalla Rai e noi vogliamo che la Rai torni a fare cinema". Queste le parole del ministro Francesco Rutelli in occasione della presentazione della copia restaurata di Francesco d'Assisi, pellicola d'esordio di Liliana Cavani realizzata nel 1966 e trasmessa allora in due puntate dalla Rai. Il film racconta, con un'immediatezza linguistica innovativa per l'epoca, la vicenda del giovane Francesco (interpretato da Lou Castel) che, abbandonati gli agi della vita benestante, inizia un nuovo cammino come pellegrino ed eremita. Passione, autenticità e senso storico le chiavi di un'opera che all'epoca suscitò anche qualche protesta, e che oggi torna a risplendere grazie al restauro realizzato da Cinecittà Holding con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale Cinema e sotto la supervisione della stessa regista. Originariamente in 16mm e destinato al solo mezzo televisivo, Francesco d'Assisi è stato rimesso a nuovo grazie alle più aggiornate tecnologie digitali, per colmare la perdita di definizione nel passaggio al 35mm e per permettere la riparazione delle scene gravemente danneggiate.
"Finalmente possiamo rivedere un'opera che sottrae la figura di Francesco d'Assisi dalla noiosa didascalia, dal retorico ecologismo e ancor di più dall'insopportabile registro dell'eccezionale. Un film straordinario che l'opera di restauro ha restituito, finalmente, al pubblico", ha detto il Presidente dell'Ente dello Spettacolo Dario E. Viganò, mentre Liliana Cavani ha ricordato che quando era nel CDA della Rai con Enzo Siciliano, "cercavamo di fare il possibile affinché la Rai tornasse ad investire sul prodotto cinematografico producendolo e non solo acquisendone i diritti all'estero".