Flop al botteghino per La Passione di Cristo censurata. Il film di Mel Gibson, uscito nuovamente nelle sale Usa epurato dalle scene più violente (circa sei minuti), ha incassato nel weekend soltanto 240 mila dollari, benché proiettato in circa mille cinema. Per il regista australiano si tratta di un fallimento, non solo economico, ma anche a livello di intenti. Il taglio delle sequenze più cruente era stato espressamente pensato per portare al cinema gli spettatori che si erano detti disgustati dall'eccessiva violenza mostrata in alcuni momenti del film. A pesare sul risultato finale probabilmente il fatto che La Passione di Cristo è già disponibile in dvd, inoltre erano già in molti ad aver visto il film la prima volta che era arrivato nelle sale, tanto da raggiungere un incasso complessivo di 370 milioni di dollari.